Norcia, un’identità da non dimenticare

Cattedrale di Norcia

Nella giornata di domenica 30 ottobre un violento terremoto ha sconvolto la piccola città di Norcia, provocando il crollo della Basilica di San Benedetto, che dominava la piazza centrale.

Le immagini della  basilica dopo il crollo mostrano una profonda ferita in una città che fa della sua vocazione turistica la maggiore fonte di sostentamento economico.

 

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Entrando da una delle porte incastonate nella cinta muraria che circonda il centro storico, si accede al corso, che confluisce insieme ad altre viuzze nella piazza centrale, dove si staglia il monumento dedicato a San Benedetto, e oramai si può ammirare solo la facciata di una basilica risalente al XII secolo dotata di rosone e una lunetta nel portale con la rappresentazione della Madonna col Bambino.

La città di Norcia ha affrontato  durante tutta la sua storia terremoti e ricostruzioni, che ne hanno di volta in volta rinnovato l’identità, determinando anche una fisionomia unica rispetto a tutte le altre città della Valnerina.

Purtroppo della basilica resta ormai solo la facciata, scomparsa la struttura e scomparso anche il Portico delle Misure.

Per chi scrive, Norcia ha un profondo significato, legato all’attività sportiva, dato che la città rende possibile, grazie ai numerosi impianti sportivi ed alberghi, l’organizzazione di tornei, ritiri e allenamenti per molte discipline, anche ad alto livello.

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In particolare ricordiamo qui il Trofeo Salicone, che si tiene ogni anno nel mese di giugno, e raccoglie una buona fetta della comunità pallavolistica romana, con un torneo che permette di gareggiare a livello giovanile, provinciale e regionale.

Lo spirito di questi giorni è l’unione attraverso una passione che accomuna tutti i partecipanti, in una cornice speciale che si fa presto a chiamare “casa”.

A Norcia si può…mangiare (non dimentichiamo le specialità norcine), fare sport, passeggiare, godere di splendidi panorami,  escursioni  e arte.

Fortunatamente dopo l’ultimo terremoto che l’ha colpita non ci sono vittime né dispersi, ma la sensazione di “magone” è comunque fortissima nell’osservare la basilica crollata.

La speranza è di tornare presto a Norcia, e passare nuovamente qualche giorno di divertimento, sport e buon cibo.

 

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