nord della sardegna

Tour nel nord della Sardegna: Cosa vedere in quindici giorni

Quindici giorni di viaggio nel nord della Sardegna per assaporare acque smeraldine e meraviglie della natura. Città incantevoli, mare spettacolare e buona cucina: la Sardegna è questo e tanto altro ancora. Eccovi una piccola guida in vista delle vacanze estive.

Il nord della Sardegna è sicuramente la zona più caratteristica e bella per andare in vacanza in quest’isola splendida. Lo spettacolo è garantito da un mare limpidissimo, impreziosito da scogli dalle forme più varie modellate dalla natura, oppure frantumate e scavate a creare immagini cui la fantasia popolare ha dato nomi di animali. Apparentemente un ‘oasi di pace, accarezzata dal Mar Mediterraneo  e dai caldi venti proveniente dal continente africano, è anche la regione del lusso, dei vip e della Costa Smeralda diventata un paradiso turistico esclusivo.

In quindici giorni

Il tour pensato è di una quindicina di giorni; consigliato è l’uso dell’auto per spostarsi, sia che si tratti della proprio macchina o noleggiata in loco. Non resta che imbarcarsi e partire per un viaggio veramente indimenticabile in uno dei luoghi più belli dove andare in vacanza in Italia.

Alghero

Il punto di partenza sarà Alghero, ben collegata con gli aeroporti della penisola ed un buon punto di appoggio da dove partire per diverse visite ed escursioni: infatti sono presenti molti bed and breakfast ad ottimi prezzi. In questa località consigliamo di sostare minimo 4 giorni, per i tanti luoghi da esplorare che ci sono nei dintorni. Alghero è la città più spagnola tra le città sarde, non a caso è stata denominata Barceloneta; vanta un grazioso centro storico circondato da mura e diverse torri medievali.

Cosa vedere ad Alghero

Oltre al Duomo non può mancare una visita a San Francesco col chiostro e una passeggiata sui bastioni con vista mozzafiato sul mare. Da non perdere il palazzo Doria, ornato di finestre gotiche e portale in stile rinascimentale. Nei dintorni della città si può visitare il complesso nuragico Palmavera, forse il meglio conservato dell’isola, formato da un nuraghe a doppia torre circondato da una cinta muraria che include un ambiente circolare e da una cinquantina di capanne. La città di Alghero si può girare facilmente a piedi passeggiando tra i negozietti di tutti i tipi con un occhio di particolare interesse per il corallo rosso. Partono dal porto, tante gite in barca nelle varie calette fitte di pinete, con scogliere alte e frastagliate, bagnate da un mare verde smeraldo.

Le Grotte di Nettuno

Un escursione molto affascinate è quella verso le Grotte di Nettuno, il percorso in barca aggira il promontorio gigante di Capo Caccia e prosegue verso un piccolo molo dal mare color blu intenso popolato da meduse. All’improvviso ci si trova dinanzi ad un incredibile spettacolo della natura, si entra in una grotta piena di stalattiti, che nel corso dei millenni hanno creato delle sculture straordinarie. Il percorso può essere fatto anche a piedi, ma bisogna percorrere i ben 656 gradini della Escala del Cabirol, la scala del Capriolo.

Stintino

Una visita di una giornata può essere dedicata a Stintino, a solo un’ora di auto da Alghero. La spiaggia di Stintino stretta in un fiordo dove è sorto un piccolo paese di pescatori, è strabiliante, e sembra un piccolo angolo maldiviano in Italia.

La Pelosa

La spiaggia più celebre è quella della Pelosa, situata nel golfo dell’Asinara, dalla finissima sabbia bianca e circondata da una rigogliosa vegetazione mediterranea che le dona quel carattere selvaggio tipico della Sardegna. Il litorale di Stintino è molto ambito dai bagnanti perché oltre ad essere un vero paradiso ha anche un fondale molto basso che consente il bagno a pelo d’acqua. Da qui si può optare per un giro in barca verso l’isola dell’Asinara, una volta sede del super carcere ed oggi Parco Naturale che mantiene un aspetto selvaggio ed ha un fascino tutto particolare per la fauna che ci abita, sopratutto i famosi asinelli, tra cui quelli albini, che danno il nome all’isola.

Sassari

Thiesi ed Ozieri

Sulla strada per Sassari ci possiamo regalare una sosta culinaria a Thiesi, la patria del formaggio pecorino Dop, e poi ad Ozieri, per assaggiare i famosi dolci Sospiri.

Cosa visitare a Sassari

Sassari è una città magnifica, da visitare è la Piazza D’Italia, vero centro sociale della città, Piazza Castello dove da poco sono terminati gli scavi del vecchio castello che è diventato un museo. La chiesa più bella e storica della città che è il Duomo, intitolato a San Nicola di Bari, poi c’è la chiesa di Santa Maria, il museo Sanna, l’Emiciclo Garibaldi.

La Fontana di Rossello

Il monumento per antonomasia di Sassari è la fontana del Rosello, costruita nel 1600 in stile tardo rinascimentale da artigiani genovesi; è caratterizzata da statue rappresentanti le stagioni e una statua di San Gavino a cavallo. Dopo la lunga passeggiata tra la città vecchia e quella nuova di Sassari, ci si può rilassare nei giardini pubblici, soprattutto il parco di Monserrato, recentemente restaurato, e situato nella periferia sud della città.

Codrongianus

I dintorni di Sassari sono altrettanto interessanti, come la località di Codrongianus con molte testimonianze archeologiche di rara bellezza posto nel mezzo di una verde vallata e circondata solo dalla natura. A Sassari centro gli ostelli ed i B&B sono abbastanza rari, e si trovano solo fuori la città, di contro i prezzi sono più bassi rispetto ad Alghero e si può trovare un albergo in pieno centro con un budget limitato.

Tempio Pausania

Il giorno successivo ci incamminiamo verso la costa orientale dalla Sardegna, con una sosta intermedia a Tempio Pausania, a circa un’ora e mezza di distanza da Sassari. La cittadina è immersa nel verde di un tranquillo paesaggio collinare. Un luogo come questo si presta in modo particolare ad escursioni naturalistiche ed archeologiche. Fra maestosi graniti, torrenti, cascate, boschi, a piedi o in bici, e in auto per lungo le stradine dove è permesso, si arriva in luoghi incantevoli dove si respira un aria briosa e fresca, dove la vista spazia verso l’infinito.

Cosa visitare a Tempio Pausania

Da visitare il Nuraghe Majori, una massiccia costruzione granitica dai tratti irregolari con un’unica torre, un corridoio centrale e due camere; dal corridoio è possibile prendere una scala che porta al bastione. Verso nord est, invece, nel territorio di Luras, si trova la più alta concentrazione sarda di dolmen, pietre preistoriche sacre. Altrettanto suggestiva è l’escursione sul monte Limbara, da dove si riesce a vedere il mare e perfino le cime della Corsica. Come in tutta la Sardegna anche a Tempio Pausania l’artigianato è molto fiorente, infatti non si può tornare a casa senza un souvenir in sughero.

Olbia

Finalmente arriviamo sull’altra costa della Sardegna e ci stabiliamo ad Olbia, che sarà il nostro punto di stazionamento per il resto del viaggio e da cui ogni giorno potremo spostarci per le varie località. Olbia è un porto di aspetto moderno, anche se è ha origini antiche cartaginesi. La città di Olbia offre tantissimi paesaggi ed un ricco patrimonio storico da scoprire.

Cosa visitare a Olbia

Da visitare la chiesa di San Simplicio, importante monumento romanico eretto tra il XI-XII sec. Il mare turchese e ricco di fauna, è uno dei motivi di maggiore attrazione di Olbia che vanta un litorale ricco di spiagge, piccole baie e ripide rocce a picco sul mare. Infine anche in questa zona della Sardegna del Nord non mancano le grotte, fra cui sono particolarmente interessanti quelle del Papa, del Bue Marino, dei Contrabbandieri e dei Fiori d’Arancio.

San Teodoro

Da Olbia in solo mezz’ora ci spostiamo a San Teodoro, percorrendo la Strada Statale 125 per Nuoro. San Teodoro è un comune che fa parte della regione della Gallura nella parte nord orientale della Sardegna. Tutta l’area si contraddistingue per la cultura dell’ospitalità e per il rispetto di antiche tradizioni ancora molto vive tra gli abitanti del luogo. La costa offre un’infinità di calette circondate da una ricca vegetazione della macchia mediterranea.

Le spiagge di San Teodoro

Le spiagge, sono tutte facilmente accessibili e tra le più conosciute ricordiamo La Cinta, un immacolato lembo di sabbia merlato di dune, Cala d’Ambra,  una vera perla della costa sarda, le cale Lu Impostu e Cala Brandinchi, a Porto Brandinchi, in direzione promontorio del Capo Coda Cavallo e per finire segnaliamo Punta Molara e Cala Ghjlgolu. In alcune di queste cale, alcune rocce sono divenute famosissime grazie alle forme stravaganti che la natura ha modellato, come la Tartaruga, a Gallo di Gallura, che purtroppo qualche anno fa è stata decapitata. Da non perdere la laguna di San Teodoro, un bacino naturale lungo circa tre chilometri e dove è frequente osservare colonie di fenicotteri rosa.

Porto Rotondo e Porto Cervo

Sempre da Olbia partiamo verso il cuore della Costa Smeralda. Sulla costa incontriamo le due località più mondane della Sardegna, e d’Italia: Porto Rotondo e Porto Cervo. Quest’angolo sardo è prescelto per le vacanze dei Vip di tutto il mondo che ogni estate si danno appuntamento. In queste due località i prezzi non sono molto accessibili, anzi a volte sfiorano l’inverosimile, se si pensa che una granita può constare fino a sei euro. La vera curiosità e l’attrattiva di questa zona è lo struscio lungo i moli per ammirare yacht e panfili milionari. Il corso è un susseguirsi di alberghi, ristoranti, villette e villone e il mare appare quasi nascosto da queste colate di cemento.

 

La chiesetta Stella Maris

Tutto sembra artificiale, la cosa più autentica è forse la chiesetta Stella Maris a Porto Cervo che merita una sosta. Porto Rotondo è una cittadina molto carina, ci sono tanti canaletti che scorrono nella parte bassa del paese e delle vie davvero caratteristiche. Qui, al contrario di Porto Cervo, si possono trovare sia negozi costosi che negozietti più economici dove poter fare qualche acquisto, ma i locali però hanno comunque prezzi abbastanza alti, quindi cercate di arrivare a stomaco pieno.

Palau, La Maddalena e Santa Teresa di Gallura

Sono stata in questi posti più di 10 anni fa e mi sono rimasti nel cuore.  Palau è il punto di partenza per le visite ai vari isolotti della Maddalena. Le isole maggiori sono quattro: Santo Stefano, Caprera, La Maddalena e Spargi. Da visitare è anche Caprera in cui si trova il Compendio Garibaldino. Garibaldi comprò metà dell’isola e vi trascorse molti anni della sua vita. La costa è molto frastagliata e difficile da raggiungere poichè coperta da una catena di granito rosa che la rende molto suggestiva. La spiaggia di Cala Coticcio, sull’isola, è meta prediletta dai bagnanti per la sabbia bianca finissima e il mare di uno splendido color turchese. Santa Maria è l’unica delle isole della Maddalena ad essere abitata, anche se sono in estate e soprattutto da villeggianti.

Il Passo dello Strangolato

La zona più interessante è il Passo dello Strangolato, così denominato perchè formato da un canale molto stretto. Altro isolotto degno di nota è Razzoli che è quello più accidentato e dove le formazioni in granito hanno creato delle sculture che sembrano opere d’arte.

Santa Teresa di Gallura

Continuando ancora a Nord in nostro tour giungiamo a Santa Teresa di Gallura, che costituirà il nostro giro di boa, da cui ripartiremo in un viaggio a ritroso verso Olbia. La zona di Gallura è famosa per le splendide spiagge cristalline e per le forme delle rocce. Da non perdere la panoramica di Capo Testa, un’isola tondeggiante di circa due chilometri collegata alla terra ferma da un istmo di sabbia di soli 500 metri, che divide la baia di Santa Reparata e quella di La Corba.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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