Incastonata tra Realmonte e Porto Empedocle (siamo in provincia di Agrigento) sorge silenziosa e indisturbata la Scala dei Turchi, una parete rocciosa a picco sul mare.
Il bianco brillante della scogliera spicca per la particolarità delle sue forme e per l’unicità del paesaggio. Ondulata e irregolare, si erge tra due spiagge di sabbia fine e rappresenta un elemento di fortissima attrazione turistica.
Costituita di marna, una roccia sedimentaria calcarea e argillosa, rientra tra le cosiddette falesie vive -cioè battute direttamente dal mare- composta da falde degradanti che ne giustificano il nome.
Secondo la leggenda, le invasioni moresche del ‘500 giunsero a Realmonte perché facilitate da questa parete. Queste genti, arabe di nascita e turche per convenzione, trovarono nel sito un approdo sicuro e riparato dai venti. Da qui il nome “Scala dei Turchi”.
L’aspetto suggestivo viene messo in risalto dal contrasto cromatico con l’azzurro brillante del mare in cui si tuffa e dalla Torre di Monterosso, risalente al XVI secolo, che svetta sul promontorio e contribuisce a rendere imperdibile lo spettacolo.
Considerato uno dei paesaggi più belli d’Italia, rientra tra i “Luoghi del cuore” censiti dal FAI -Fondo Ambiente Italiano– ed è il secondo monumento più visitato nell’agrigentino dopo la Valle dei Templi.
Recentemente il sito è stato rivalorizzato da un’azione congiunta di Fai e Comune di Realmonte.
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