A pochi passi da Genova, Liguria, c’è una delle città più belle e conosciute di questa regione Portofino.
Arrivando in quella che fu proprietà dell’abbazia di San Fruttuoso che se ne disfò per sole 70 lire genovesi, il borgo di Portofino oggi è un’incantevole collana che sembra tagliare a metà il territorio tra il parco naturale regionale, un’oasi di bosco a castagni e ulivi e la riserva marina.
Facile pensare come questa destinazione sia saltata alla mondanità sia per meta di matrimonio, sia per i numerosi personaggi, star e jet set che se la contendono da sempre.
Incuranti anche delle storie inquietanti che una villa in particolare potrebbe raccontare se avesse parola.
Da vedere:
Villa Altachiara, residenza estiva di Lord Carnavon, scopritore della tomba del faraone Tutankhamon colpito dalla sua leggendaria ‘maledizione’.
La leggenda narra di un faraone che regnò molto poco e la cui tomba fu ritrovata indenne. Forse proprio perché tutti coloro che la scoprirono nel passato non ebbero modo di raccontarlo, morendo in circostanze misteriose.
Ai nostri tempi la bellissima Villa è stata teatro della dipartita della contessa Francesca Vacca Agusta, ex modella, che scomparve nel parco.
Ciò che però affascina me è il tranquillo sciabordio del mare che accarezza i numerosi natanti in porto, con un bicchiere di fresco Vermentino osservo questo borgo con le sue case colorate in tutte le tinte pastello, giallo, arancio, verde e azzurro, punteggiate dal verde delle persiane di legno, messe in risalto dal bosco retrostante, l’aria sa di mare e pineta all’unisono e poi …
Ecco, lui Messer il Basilico e ovviamente un buon piatto di trenette al pesto genovese, dove gustarlo al meglio se non nel golfo del Tigullio?
Sia chiaro però mai acquistare questo prodotto dove è scritto: “pastorizzato”, visto che la tipicità della salsa preparata rigorosamente a crudo ne viene compromessa.