Gorizia, una città di confine.

Come si sarà capito sono un’appassionata di storia, e quando visito ogni città ne devo sapere la storia , oltre che crearmi degli itinerari. Così ho fatto per Gorizia.

Gorizia ha una storia principalmente “recente”.

e’ una città della Venezia Giulia, situata allo sbocco dell’Isonzo.

Un pò di storia:

  • Dal 1500 fu dominio degli Asburgo e qui crebbe di importanza.
  • Dopo il 1815 partecipò al movimento di liberazione nazionale.
  • Fu centro attivissimo dell’irredentismo italiano tra il 1866 e il 1918, quando fu annessa all’Italia. E’ infatti il periodo della prima Guerra Mondiale a essere quello che più o meno caratterizza la città. La zona è stata uno principali fronti del conflitto e le montagne della Regione conservano ancora molti resti di trincee e fortificazioni militari, segno tangibile di una guerra combattuta, che ha lasciato un segno profondo.

Cosa vedere:

Qui si trova uno dei più importanti musei dedicati alla prima guerra mondiale: Il Museo della Grande Guerra.

Il Museo della Grande Guerra di Gorizia si trova nell’affascinante Borgo Castello, nucleo storico della città, e fa parte dei Musei provinciali. E’ un museo molto suggestivo. All’ingresso si trova un campo minato, posizionato lì come un monito per le future generazioni. La mostra è poi allestita in un percorso di nove sale che, passo dopo passo, racconta le più importanti vicende del conflitto attraverso oggetti, divise e cimeli originali ritrovati sul fronte.
L’esperienza più intensa è offerta dalla trincea, una sala che ricostruisce in maniera autentica, con tanto di spari e rumori realistici, l’ambiente in quell’epoca.

Se invece si è appassionati di Medioevo, Gorizia offre, lungo il Borgo, uno dei castelli più affascinanti della regione.

Il castello di Gorizia è un maniero dell’XI secolo costruito come una fortificazione difensiva. E’ passato di mano a molte proprietà e fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della Prima Guerra Mondiale, per poi essere ricostruito nel rispetto delle sue origini medievali. All’interno ospita il Museo del Medioevo Goriziano ed è arredato con mobili e oggetti originali.

 

Cosa Mangiare:

Ma non si cammina solo a Gorizia, si mangia anche.

La cucina tipica è un connubio tra i piatti di tradizione friulana, pietanze di origine giuliana e influssi della cucina slovena.

  • Come primo piatto abbiamo il Blecs di Cianal, una pasta fatta in casa e tagliata a strisce (blecs) che normalmente viene condita con sughi d’arrosto e selvaggina. Se no anche in maniera più semplice, con burro sciolto assieme alla salvia e una grattata di ricotta affumicata sopra.
  • Per secondo abbiamo il gulasch ungherese. Consiste in un umido di carne di maiale con sanguinacci, detti mulis. Da servire ben caldo guarnito con patate lesse.
    Un contorno tipico sono le patate in tecia. Fette di patata immerse in un soffritto di cipolle con l’aggiunta di brodo. Da servire con qualche crosticina e ben calde.
  • Per quello che riguarda i dolci abbiamo quello tipico di Gorizia: la Gubana.
    Presenta un sapore primaverile e autunnale insieme, arricchito da acute tonalità dolci e asprigni tipiche degli agrumi, lontani sentori di spezie, con alla base la solida dolcezza di un bosco d’alberi forti e ombrosi: un gusto che invita all’assaggio. Le prime notizie storiche sulla Gubana di Gorizia risalgono al 1714.

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