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La Reggia di Venaria e il Real Carnevale

Mariagrazia ci porta alla scoperta di Reggia di Venaria e il Real Carnevale

Sono andata un po’ a scartabellare tra appunti e ricordi, fatti di immagini che mi hanno trasportato in un luogo che seppur conosciuto forse, proprio perché vicino a noi milanesi , non proprio scoperto del tutto.
Beh ci approdai anni or sono proprio per il carnevale. Che seppur piacevole non mi ha distolto dall’ ammirare la Reggia che fu di Vittorio Amedeo II e che ancora oggi sembra abitare come un moderno Ghostbusters, con il suo cavallo, i magnifici corridoi della villa.
La Reggia frutto dall’acquisto di due villaggi di Altessano Superiore e Inferiore prende il nome di La Venaria. Un nome che è un chiaro messaggio sul suo utilizzo, fu infatti usata come base di appoggio per i nobili nei periodi di caccia.

Con l’estensione dei suoi magnifici giardini e il nascere di tutto il borgo attorno fatto di contadini, lavoranti, artigiani. Con il tempo diviene comune alle porte della metropoli torinese.
Deturpata dalle guerre che l’hanno vista trasformata in caserma. Nel 2007 ha finalmente la sua rinascita, come sempre bisogna dire che in Italia abbiamo molto e lo diamo così per scontato che andiamo sempre prima fuori … ahahah!

La Reggia di Venaria

La Reggia di La Venaria non ha nulla da invidiare a quella molto più famosa di Versailles che fu costruita più tardi proprio su questa beltà o al Castello di Mirafiori a cui s’ispirò il suo creatore originale.
Magnifici gli interni recuperati , sale stuccate, statue, dipinti e non dovete perdervi la Gran Galleria.
Ma io preferisco di gran lunga i giardini. Cammino per chilometri tra prati perfettamente tosati, anche qui statue e fontane.

Immaginando le dame di allora con i loro immensi vestiti, con cappellini parasole o le nutrici che rincorrono i pargoli, sono molto affascinata dall’era, pur pensando all’oggi e quindi ai possibili disagi dell’epoca, ma molti film, ritratti e scritti non fanno altro che farmi sognare romanticamente temi di cappa e spada.

Ad ogni modo non si lascia la Residenza Sabauda senza lasciarsi tentare da un “bicerin” o una profumatissima cioccolata, ma vi raccomando … entrambi uhmmm! Con un ottima panna appena montata e per finire una spruzzata di cannella.

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