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Il trekking… che ti salva l’umore

trekking

Vuoi migliorare il tuo umore e liberare la tua mente? Allora avanti pratica il trekking!

A volte non riusciamo a trovare delle soluzioni a determinati problemi e ci chiudiamo mentalmente a rimuginare su stessi pensieri, questo predispone ad indebolirci ed è un meccanismo totalmente inefficace.

Un modo per farlo è “camminare” soprattutto se lo si fa immergendosi nella natura. Dopo una bella passeggiata, una volta rientrati a casa riusciamo ad essere più lucidi e questo ci apre la porta per un cambiamento.

Uscire da situazioni di stallo rafforza anche la nostra autostima. Infatti agire in modo nuovo ci permette di percepire la nostra efficacia, ci fa sentire più appagati e più forti interiormente.

È scientificamente provato che praticare trekking apporta maggiore ossigeno ai tessuti e alle cellule di tutto il corpo, migliorando performance fisiche e psicologiche.

È un antidepressivo-naturale!

Recenti ricerche confermano che fare attività sportiva all’aria aperta apporta vantaggi maggiori rispetto al praticare sport in spazi chiusi come può essere una palestra.

Passeggiare all’aria aperta migliora l’umore ed è considerato un vero e proprio anti-depressivo naturale. Ci fa ricredere riguardo i nostri limiti e le nostre potenzialità e ci fa percepire come “persone nuove”.

Anche praticare trekking insieme ad altre persone può essere terapeutico, favorisce la socializzazione, ci colleghiamo interiormente agli altri e troviamo un denominatore comune così da avvicinarci, confidarci e ad aprirci emotivamente all’altro.

Il trekking è utile anche per i più piccoli!

Esperienze nella natura sono indicate anche ai bambini che sono individui in formazione. Quindi organizziamo attività in mezzo alla natura anche per loro! In questo modo riusciranno a ridurre lo stress, l’emotività in eccesso, a gestire paure ed ansie anche legate all’ambiente scolastico e dei pari.

Altri notevoli benefici

Il cambiamento principale avviene in una zona legata agli “stati d’animo”: nella corteccia prefrontale

La corteccia prefrontale regola il malumore ed i sentimenti di preoccupazione e tristezza. Quindi salire in cima ad una collina diminuirebbe l’attivazione di quella zona. Per questo motivo quando camminiamo, svanisce lo stato di irritabilità e tristezza contro cui il cervello di solito “combatte”.

Aumenta la salute mentale!

Da uno studio pratico è emerso che persone che avevano effettuato per 4 giorni trekking, successivamente sottoposti ad alcuni test di capacità intellettiva ottenevano rispetto ad un altro campione che non praticava tale sport il 50% in più sul punteggio del potenziale creativo.

Nel 2004 invece è stata realizzata una ricerca affetta da individui con Sindrome da Deficit di Attenzione. 

A quest’ultimi è stato chiesto di salire in cima ad una collina. I risultati hanno dimostrato che in seguito all’attività i sintomi del disturbo erano notevolmente regrediti di intensità e frequenza.

 La stessa cosa è accaduta ad un gruppo di persone colpite da Demenza senile. La loro memoria migliorava visibilmente camminando negli spazi verdi.

Sembrerebbe che il trekking incrementi i livelli di concentrazione e consenta una maggiore capacità nella conservazione delle informazioni.

Facile e veloce

La cosa bella è che per praticare questo tipo di attività non sono necessarie grandi cose anzi è molto semplice, bastano indumenti adeguati e una borraccia d’acqua.

Godrete di incredibili miglioramenti a livello cerebrale e tutta la salute ne potrà trarre giovamento. Si tratta di una strada semplice e veloce che consente di migliorare notevolmente la qualità della nostra vita.

Provare per credere!

Dove poter fare trekking in Europa?

 

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