Trovare lavoro in Australia?
Il costo della vita in Australia è molto alto. Perciò’ è molto probabile che chi si trasferisce qui abbia bisogno di lavorare, e anche il prima possibile.
Come trovare lavoro in Australia, in una nuova città, parlando una lingua diversa e senza conoscere nessuno?
I primi passi
Il primo grande consiglio è il seguente: cominciate a cercare lavoro in Australia il prima possibile, addirittura prima di partire. Cercare lavoro non significa solo rispondere agli annunci che trovate sui vari portali (ad esempio LinkedIn, Seek, Indeed); significa anche cercare nuovi contatti, imparare nomi di aziende e professionisti che lavorano nel vostro settore. Per esempio, se avete esperienza come graphic designer, cercate tutti gli studi di grafica della città dove vivrete, cercate i nomi delle persone che vi lavorano e aggiungeteli su LinkedIn. Cominciate a seguire gli studi sui social, mettete like e commentate, insomma date dei segni di vita: queste realtà ovviamente non sanno che voi esistete, dovete dirglielo voi.
Il curriculum
Come scrivere un curriculum efficace che mi permetta di trovare lavoro in Australia? Per prima cosa bisogna avere le idee chiare su cosa si vuole cercare. Impiegare energie cercando “qualsiasi lavoro” il più delle volte non aiuta, perché non avendo un obiettivo chiaro è difficile utilizzare le proprie risorse a disposizione in maniera efficace.
Basatevi quindi sulle vostre esperienze pregresse e scrivete un curriculum adatto al settore. Ad esempio, se decidete di cercare lavoro come commesso in un negozio di abbigliamento, scrivete un curriculum inserendo le vostre esperienze affini in questo campo, tralasciando quelle che non hanno a che fare con il settore (se cerchi lavoro come commesso, non interessa a nessuno che nel 2013 abbia lavorato per un anno come pizzaiolo!).
Se avete intenzione di cercare più di un tipo di lavoro, scrivete due curricula diversi, dedicati. Se avete intenzione di cercare un posto come parrucchiere, ma alla fine andrebbe bene anche cameriere o lavapiatti, preparate un curriculum dedicato alla vostra esperienza e passione per il mondo del beauty e uno sull’hospitality: è sicuramente più faticoso ma otterrete risultati migliori.
Scrivete il curriculum in una, massimo due pagine. Scrivete poche cose e scrivetele chiaramente, utilizzando un font leggibile e senza inserire troppe immagini, simboli e altre inutilità. Inserite la vostra foto solo e soltanto se vi state candidando per una posizione che ha a che fare con il pubblico o per cui sono richieste determinate caratteristiche fisiche. Se cercate lavoro come cameriere, un bel viso pulito e sorridente può certamente aiutare; ma se cercate lavoro in un call center non serve inserire la foto!
Infine, fatevi controllare il curriculum da qualcuno che conosce bene l’inglese e il mercato Australiano: a Melbourne ad esempio, agenzie come JustAustralia offrono questo tipo di servizio gratuitamente. Controllate il documento in ogni sua parte prima di consegnarlo o inviarlo: non ricordo quanti curricula ho strappato e cestinato perchè arrivati pieni di errori di inglese o addirittura di formattazione (la stessa frase copiata e incollata tre volte all’interno di un paragrafo, fino ad un ragazzo che aveva lasciato la frase del template “inserisci la tua esperienza lavorativa qui”). Se non sei neanche in grado di ricontrollare un documento scritto da te, figurati se sei in grado di lavorare nel mio business!
L’inglese
Non giriamoci intorno: per lavorare in Australia bisogna saper parlare inglese. Ovviamente in alcuni lavori verrà richiesto un alto livello di inglese (ad esempio per lavorare in un ufficio o in un ristorante di lusso), per altri basterà un livello base (il muratore, il giardiniere, addetto alle pulizie ecc).
Anche in questo caso, vi consiglio di attivarvi ancora prima di partire: seguite un corso di inglese, o cercatene alcuni gratuiti su internet o YouTube; guardate film e serie tv in inglese con i sottotitoli; scaricate app per imparare le lingue in maniera divertente, come Duolingo; fate pratica leggendo e scrivendo in inglese sui social con i vostri contatti stranieri, meglio se madrelingua.
Conoscere la lingua non è importante solo per il lavoro in se’, ma anche per tutto ciò che ruota attorno al lavoro: saper leggere e capire un contratto, saper fare una telefonata di lavoro, saper instaurare rapporti con i colleghi per fare nuove conoscenze.
Le conoscenze
Avere delle conoscenze è certamente un vantaggio: se le avete, sfruttatele! Fatevi dare nomi, indirizzi, consigli su quali passi fare per trovare lavoro.
Se non conoscete nessuno, non temete: esistono tanti gruppi Facebook di italiani in Australia dove potrete trovare facilmente nuove amicizie e ricevere tante informazioni da persone che, come voi, si sono trasferite in qui. Anche io faccio parte di alcuni di questi gruppi e devo dire che soprattutto all’inizio sono stata molto aiutata dagli utenti. Adesso, ogni volta che posso, condivido la mia esperienza per aiutare chi è appena arrivato e ha bisogno di consigli. Se vuoi saperne di più sull’Australia puoi contattarmi su Instagram, mi trovi come giulia_milizia.
L’atteggiamento e il linguaggio
In campo lavorativo gli australiani sono mediamente meno formali degli italiani. Non intendo dire che siano meno professionali, semplicemente hanno un approccio più amichevole e privo di fronzoli. Basti pensare che l’inglese non ha una vera e propria forma di cortesia (non si da del “Lei” a nessuno). Questo aspetto influisce su ogni aspetto della vita di tutti i giorni, compreso l’ambito lavorativo. Se state scrivendo una mail per cercare lavoro, a meno che non si tratti di ambiti quali medico o legale, non cercate di emulare le mille forme di cortesia a cui l’italiano ci ha abituato e preferite un linguaggio grammaticalmente corretto ma meno forbito. Personalmente ho ottenuto i riscontri più positivi a seguito di email dal tono gentile e amichevole, piuttosto che altisonante e super professionale.
Lavorare in Australia: salario minimo e contratti
Questo aspetto è fondamentale. Le leggi Australiane sul lavoro sono molto diverse da quelle italiane, ed è importante conoscerle bene ancora prima di cercare lavoro.
In Australia, il salario orario minimo è 18AUD (circa 11 euro l’ora). In nessun caso un lavoratore può essere retribuito meno di così’, a prescindere dal tipo di lavoro, dal vostro visto, livello di inglese o esperienza. Se un datore di lavoro vi offre meno di 11 euro l’ora NON ACCETTATE: sta cercando di truffarvi e non sta rispettando le leggi! E con gente del genere è sempre meglio non avere a che fare. In un caso come questo, se avete le prove, potreste denunciare il datore di lavoro al Fair Work (l’equivalente Australiano dei sindacati, che qui sono molto potenti): si prenderà una multa bella salata. E’ anche per questo che gli stipendi australiani sono cosi’ alti: le persone rispettano la legge, i lavoratori chiedono un minimo di 18AUD l’ora e i datori di lavoro sanno di non poter offrire meno di questa cifra.
Naturalmente più il vostro lavoro è specializzato, più il vostro livello è alto, migliore è il vostro inglese e più verrete pagati. Per darvi un’idea orientativa, camerieri o addetti alle pulizie prendono dai 18 ai 28 dollari l’ora. Cuochi, bagnini, estetisti o parrucchieri possono prendere dai 30 ai 40 dollari l’ora. Un insegnante di musica o un traduttore/interprete dai 70 ai 90 dollari l’ora.
In Australia è possibile lavorare con quattro diversi tipi di contratto. Il primo è un contratto Full-Time, che prevede un minimo di 40 ore alla settimana. Il secondo è un contratto Part-time, che prevede da un minimo di 20 a un massimo di 39 ore a settimana. Il terzo è un contratto Casual, che non prevede nè un minimo nè un massimo di ore lavorative a settimana, ma è, appunto, casuale. Il quarto tipo di contratto è quello da Contractor, ovvero consulente a partita IVA (che in Australia si chiama ABN). In quest’ultimo caso, come in Italia, il datore di lavoro vi verserà lo stipendio lordo e dovrete pagare le tasse autonomamente.
Ricordatevi inoltre che nella maggior parte dei casi, in Australia gli stipendi vengono erogati settimanalmente, oppure ogni due settimane. Le aziende che pagano gli stipendi mensilmente sono relativamente poche.