Si parla spesso di turismo slow, green, lento e sostenibile. Quello del Big Bench Project è l’esempio vivente di quanto tutto questo sia possibile, con l’obiettivo di fare rete e di rendere percorribile un territorio alla ricerca di un elemento artistico ricorrente: le famose panchine giganti.
Quando è iniziato tutto
Tutto è partito dal progetto di design di Chris Bangle, che ha collocato una prima panchina fuori scala a Clavesana, in Alta Langa, creando un susseguirsi di richieste di panchinone colorate che venivano collocate in punti panoramici. Ad oggi, esistono 65 opere di diverso colore, mappate, collegate da un’app e che attraversano le Langhe per spostarsi in giro per l’Italia (ce ne sono in Alto Piemonte, in Veneto, in Toscana…) e anche all’estero (qui la mappa). Questo è diventato il BIG BENCH COMMUNITY PROJECT (BBCP), un’idea innovativa per sostenere il turismo lento, che vuole godersi panorami e pace, facendo belle foto e divertendosi. BBCP è un progetto no profit che fornisce quindi supporto tecnico a chi vuole costruire e collocare una nuova panchinona ufficiale, ma che chiede anche la collaborazione delle eccellenze artigiane locali per le proposte di merchandising.
Come si vive questa esperienza delle panchine giganti?
Ci si arma di smartphone, si scarica l’app gratuita Big Bench, si crea un itinerario e si parte. Per raggiungere ogni panchina si deve a un certo punto abbandonare l’auto e proseguire a piedi: non si tratta di percorsi impegnativi, possono farcela anche i più piccoli, lentamente. Ma spesso sono sentieri tra le vigne che portano alla panchinona e a un panorama mozzafiato.
Ogni panchina gigante è segnalata, con il proprio colore, anche su Google Maps, quindi risulta molto facile arrivare nei punti giusti impostando il navigatore, sia che si sia in auto sia che si decida di usare altri mezzi: sono sempre più frequenti i turisti che si muovono in e-bike o a piedi con attrezzatura da nordic walking.
Ma cosa si fa una volta arrivati?
Una volta raggiunta la panchina gigante cosa si deve fare? Fermarsi, arrampicarsi (in tutte ci sono dei supporti per la salita), sedersi e STOP. Basta guardarsi intorno e l’esperienza slow è fatta, immergendosi nel panorama. Perché il denominatore comune tra tutte le collocazioni del Big Bench Project è il punto panoramico. Una volta sulla panchina ci si può anche geolocalizzare nell’app, in modo da avere un contrassegno che, al termine di tutte le tappe, darà un diploma finale.