Londra è una città dai mille colori, sempre pronta a sorprenderci
Tutti conosciamo Notting Hill grazie al famoso film con Hugh Grant e Julia Roberts, o il meraviglioso Big Ben, la Tate Modern e Carnaby Street. Proprio a pochi passi da quest’ultima famosissima strada, si trova il quartiere di Soho. Spesso trascurato dai turisti, ma sempre più apprezzato dai londinesi. Con un passato turbolento alle spalle, tra edifici coloratissimi e locali “segreti”, scopriamo insieme perché dovreste aggiungere Soho al vostro itinerario per Londra!
Soho – un po’ di storia
Soho è un quartiere nel West End, raggiungibile facilmente grazie alla fermata della metro Piccadilly Circus, che si trova nella piazza più famosa e caratteristica di Londra.
Il nome di questa zona della City risale al XVII secolo. Soho era infatti una riserva di caccia dei Tudor, che quando avvistavano una volpe erano soliti gridare “So-ho!“. Lo stesso grido fu usato per chiamare a raccolta gli uomini durante la Battaglia di Sedgemoor, nel 1685, da parte di James Scott, I duca di Monmouth.
Negli anni Soho è diventata una sorta di zona franca per gli immigrati, in particolare per gli ugonotti francesi: per questo motivo in città lo chiamavano il “quartiere francese“.
Passeggiando tra le vie di Soho, probabilmente vedrete spesso il nome John Snow. Sebbene il pensiero voli subito alla Barriera, non ha nulla a che vedere con Il Trono di Spade!
John Snow era infatti un medico inglese, pioniere dell’analisi epidemiologica, che riuscì a bloccare una tremenda epidemia di colera, identificando la fonte del contagio nell’acqua di una pompa pubblica (vicino al pub a lui dedicato).
Nonostante l’epidemia fosse stata debellata, la zona di Soho veniva evitata dalle classi più abbienti e divenne, col tempo, luogo di perdizione. Nel quartiere di Soho si andava alla ricerca di prostitute, fumerie di oppio e cibo a buon prezzo. L’aria liberale che si respirava attirò tantissimi intellettuali, scrittori e artisti, fino ai primi anni ’60.
Oggi Soho è diventata una piccola zona multiculturale, nota per essere un quartiere LGBT.
Ciò ha purtroppo provocato ingiustificati attacchi nei confronti di chi abitava qui, non ultimo l’attacco terroristico neo-nazista del 1999, quando David Copeland uccise tre persone piazzando una bomba all’interno del pub Admiral Duncan, famoso per essere un ritrovo LGBT.
La rinascita del quartiere di Soho avviene nel 2006, grazie a una campagna dal titolo “I love Soho“, lanciata per riportare le imprese in questa zona tanto bistrattata di Londra
Con la partecipazione di vip quali Paris Hilton e Amy Winehouse, I love Soho fu un grande successo: oggi il quartiere è coloratissimo, pieno di ristoranti, negozi interessanti e pub nei quali bere un’ottima birra inglese.
Sesso e musica: il fulcro di Soho
Il quartiere di Soho è stato al centro dell’industria del sesso di Londra per oltre 200 anni. Non c’è quindi da stupirsi nel notare che ancora oggi sono molti gli strip club dalle facciate colorate ed eccessive, o i sex shop che farebbero invidia al quartiere a luci rosse di Amsterdam.
Tuttavia l’industria musicale ha camminato di pari passo con quella del sesso, trasformando Soho in un vero e proprio tempio nel quale i mostri sacri della musica internazionale facevano a gara per esibirsi.
A Soho hanno registrato e si sono esibiti artisti del calibro dei Beatles, Elton John, i Queen e David Bowie. I Sex Pistols hanno vissuto per anni a Denmark Street, anche conosciuta come Tin Pan Alley per via dell’altissima concentrazione di negozi che vendono strumenti musicali. Persino i The Kinks hanno dedicato una canzone a Soho, si tratta di “Lola“, che racconta di un giovane che incontra un travestito in un club di Soho.
Cosa vedere a Soho?
Se pensate che la storia del quartiere di Soho sia stata dimenticata, vi sbagliate di grosso. Passeggiando lungo le colorate stradine in questa zona troverete affissi sui palazzi molte targhe circolari di colore blu. Ognuna racconta un episodio particolare che ha avuto luogo in quel palazzo. Scoprirete quindi dove ha vissuto Karl Marx, dove David Bowie ha registrato “The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars“, dove viveva il poeta Samuel Coleridge, e tante altre piccole curiosità relative al quartiere di Soho.
Lungo la strada potreste imbattervi in alcune sculture piccole, quasi nascoste, che vi daranno da pensare. Ma quel palazzo all’angolo… ha un naso? Ebbene sì!
I sette nasi di Soho sono stati scolpiti dall’artista Rick Buckley nel 1997, in segno di protesta contro le telecamere di sorveglianza installate nel quartiere. Era il suo modo per dire al governo di tenere il naso fuori dalla vita delle persone.
La “Caccia ai nasi di Soho” è un’attività divertente e totalmente gratuita: alcuni sono difficilissimi da individuare e soltanto un occhio particolarmente attento riuscirà a trovarli!
Il quartiere di Soho è anche famoso per i negozi particolari che vi hanno sede. Ci trovate praticamente di tutto, dai biscotti alla cannabis al tè inglese, dalle scarpe in stile unicorno ai completini intimi Agent Provocateur. Passeggiare lungo le strade di questo distretto di Londra riserva sempre tantissime sorprese, e in genere è meno affollato rispetto a Carnaby Street!
Soho e il buon cibo: binomio indissolubile
Proprio come la vicina Chinatown, anche Soho è uno di quei posti nei quali i londinesi vanno a mangiare molto volentieri. C’è infatti un’altissima concentrazione di ristoranti e snack bar nei quali potersi concedere qualche sfiziosità, anche con poche sterline.
I londinesi adorano il quartiere di Soho anche per i suoi pub. Spesso c’è una lunghissima fila di persone fuori da quelli più popolari. Ciò non significa tuttavia che non vi siano tavoli liberi: ai londinesi piace bere il proprio boccale di birra all’aperto, soprattutto con il bel tempo. Ecco quindi che all’esterno dei pub più famosi troverete assemblamenti di persone armate di birra, rigorosamente… calda! Già, nel Regno Unito infatti la birra inglese non viene mai servita fredda, perché perderebbe il proprio profumo e sapore.
Soho è anche famoso per essere un quartiere nel quale sono nascosti una serie di ristoranti e club “segreti“. Moltissimi non recano neppure un’insegna: è necessario sapere precisamente dove mangiare a Soho, sempre che vogliate il meglio del meglio!
Ci sono ristoranti carinissimi come La Bodega Negra, ai quali si accede dall’ingresso di un sex shop. Oppure club di lusso come l’Opium, dove per accedere è necessario sapere dove andare e anche controllare se la luce all’ingresso è accesa o spenta.
Se parlate bene l’inglese, l’azienda Eating Europe organizza un tour serale di Soho, alla scoperta proprio dei locali segreti e dei ristoranti che si nascondono dietro mentite spoglie. Un tour del genere, in piccoli gruppi e guidato da un esperto della zona, vi consentirebbe non solo di assaggiare tanti piatti e cocktail diversi, ma anche di esplorare il quartiere di sera, senza perdervi nulla.
Molte donne che viaggiano da sole preferiscono affidarsi a tour guidati proprio perché offrono una maggiore sicurezza, e la certezza di non essere importunate da nessuno.
Purtroppo Eating Europe organizza soltanto tour in lingua inglese!