Il Borgo di Bracciano
Bracciano è un piccolo borgo distante circa 40 kilometri da Roma, situato sulla sponda ovest di quello che era il vulcano Sabatino si affaccia sull’omonimo lago, chiamato anche Lago Sabatino. Questo territorio fu prima sotto il controllo dei Prefetti Di Vico, passando poi a Roma e assegnato nel 1419 alla famiglia Orsini da Papa Martino V.
Sotto questa potente famiglia, il borgo cambiò aspetto. Iniziarono a sorgere diverse attività che andarono a sostituire i campi degli agricoltori e le barche dei pescatori.
Paolo Giordano I Orsini era noto per aver aperto in paese un’arazzeria ed una tipografia oltre che per aver sposato Isabella de’ Medici, figlia del granduca di Firenze.
Incastrati tra i vicoli e le case dai portoni antichi, piccoli tavolini segnalano la presenza di locali. Qualche gatto appollaiato sui muretti vicini aspetta la generosità del padrone.
Camminando per queste strade lente e silenziose, si arriva al Balvedere della Sentinella dove si può guardare l’intero lago e ciò che lo circonda. Alcune leggende raccontano che una parte dell’antico borgo sia sommersa nel lago e il nome del borgo attuale derivi dalla sua conformazione “a braccio”, rappresentato anche nello stemma del paese che raffigura appunto un braccio che tiene una rosa, simbolo della famiglia Orsini.
Il Castello Orsini-Odescalchi
C’è molto da vedere in questo borgo, ma il simbolo per eccellenza di questo luogo è sicuramente il Castello Odescalchi di Bracciano, che con il suo sguardo severo si erge a protezione del borgo.
La rocca venne fatta costruire in origine dalla famiglia Di Vico quando era proprietaria del territorio di Bracciano. Tra il 1470 e il 1481 Napoleone Orsini ampliò la struttura facendola diventare un castello. Suo figlio Gentil Virgilio proseguì i lavori iniziati dal padre e infatti la dimora si trasformò negli anni da semplice fortezza a carattere difensivo ad elegante corte rinascimentale. Nel 1490 la decorazione interna venne affidata al pittore Antonio Aquili, detto Antoniazzo Romano mentre gli affreschi di alcune sale sono opera di Taddeo Zuccari.
Nel 1695 la famiglia Orsini in pessime condizioni economiche, vendette il castello alla famiglia Odescalchi. Nel 1803 fu acquistato dalla famiglia Torlonia, per poi tornare di proprietà Odescalchi nel 1848 fino ad oggi.
Vite, storie e leggende
Appena entrati ci si trova davanti l’arco trionfale incorniciato da tante rose canine, simbolo della famiglia Orsini, commissionato da Paolo Giordano Orsini all’ architetto e scultore Jacopo del Duca. Attraversato l’arco e salita la rampa, si arriva all’ingresso della Torre di San Giacomo, santo protettore degli Orsini.
“Fui costruito da Napoleone Orsini, accolgo i buoni e respingo i cattivi” dice la torre ai suoi visitatori, quasi a vantarsi del fatto che nella sua lunga vita nessun nemico è riuscito ad occupare le sue mura.
Superato lo sguardo fiero dell’orsa, altro simbolo della famiglia Orsini, si sale la scala a chiocciola rinascimentale, intatta da secoli, che porta ai piani nobili.
Qui si cammina in un susseguirsi di sale, alcune mantengono gli stessi pavimenti calpestati da illustri principi e papi, in altre si alzano gli occhi allo stesso soffitto che guardavano nobili e dame durante i loro banchetti. Sale che mantengono un respiro antico, testimoni di intrighi, complotti e amori infedeli. Storie raccontano di come Isabella de’ Medici accogliesse i suoi numerosi amanti sul baldacchino nella Camera Rossa, per poi farli passare in quello che doveva essere un salottino, ma che in realtà nascondeva un pozzo affilato.
Raccontate sui soffitti, quotidianità di un tempo lontano, rappresentazioni di miti antichi che si confondono con la storia delle famiglie che hanno abitato quelle stanze. Sguardi attenti oltrepassano le tele per scrutare gli intrusi. Esplorando il castello si sente il peso del tempo. Di cosa era e non è più; della forma degli uomini che si è fatta più alta e robusta; di abitudini “curiose” per noi che attraversiamo il 21° secolo.
Dal camminamento di ronda, si può godere il panorama del Lago di Bracciano e dei paesi che lo circondano
Bracciano, Trevignano e Anguillara e abbassando lo sguardo si può ammiarare il giardino segreto. Anche se per i visitatori quel camminamento è un belvedere e la vista del lago rilassante, quella strada verso Roma ha rappresentato per secoli guerre e nemici per la pace del castello.
Attività per bambini e Ricevimenti
Aperto al pubblico dal 1952 per volontà del principe Livio IV Odescalchi, la Fondazione a lui dedicata oggi si occupa della cura e manutenzione del Castello. La Fondazione organizza progetti educativi per le scuole con visite storiche, interattive e laboratori didattici dove i bambini posso ricreare con argilla, ceramica e sabbie colorate, oggetti e manufatti storici simili a quelli visti all’interno del Castello.
Il Castello Odescalchi di Bracciano si presta anche come splendido scenario per ricevimenti di matrimonio, feste private e cene di gala ed è stato scelto da molti divi di Hollywood per celebrare le loro nozze, come Tom Cruise e Katie Holmes nel 2006; inoltre alcuni ambienti del Castello sono stati parte della scenografia della serie televisiva “I Medici” del 2016.
Il Castello è aperto tutto l’anno ed è possibile scegliere la visita guidata o in autonomia. In periodi particolari è possibile visitare le stanze “private” generalmente accessibili solo alla famiglia Odescalchi.
Scrivi un Commento