La Svezia: a lungo, guardando riviste di viaggio, siti e blog mi sono fermata incantata a osservare le casette colorate con i tetti a punta e il cielo azzurro a fare da sfondo. A immaginarmi seduta in un tavolino di un bar piccolo e accogliente sorseggiando un caffè caldo e gustando un Kanelbullar speziato.
Oggi posso dire che è tutto esattamente come lo avevo immaginato, se non meglio. La prima delle due settimane trascorse in Svezia, l’ho dedicata alla costa occidentale da Göteborg a Fjallbacka. Un tratto ci costa affiancato da centinaia di isolette costellate di angolini deliziosi e panorami mozzafiato, ma io mi sono innamorata di alcuni posti in particolare.
Le isole di Göteborg
Una gita di una giornata che merita davvero. Da Göteborg Saltholmens Brygga ho preso uno dei numerosi traghetti che fanno da spola nelle isole dell’arcipelago davanti alla città.
Prima tappa Styrsö dove, appena scesi dal traghetto, scorgo una piccola locanda con un orticello e un giardino che invita a sedersi. Ha tutto quello che ci si aspetta di trovare in un caffè svedese: il caffè in bricco da prendere tutte le volte che si vuole, una distesa di dolci invitanti e speziati, personale sorridente e luci basse. Da qui raggiungo a piedi Donsö da cui mi imbarco per la più remota Vrångö.
Una bellezza difficilmente descrivibile, casette arroccate al centro dell’isola, giardini fioriti, abitanti in bicicletta e dalla parte opposta dell’attracco del traghetto un piccolo locale dove mangiare gamberi appena pescati tra tavoli di legno e reti appese al soffitto: il Fiskeboa Donsö Vrångö. Tornando tante piccole botteghe aprono la porta ai visitatori e non si può resistere ad entrare e curiosare tra oggetti di recupero e scatole di latta.
Tjörn
Risalendo lungo la costa si arriva a Tjörn, collegata alla terraferma da un ponte maestoso ed imponente. Da qui non ho resistito ad una gita nell’isolotto di Härön. Una riserva naturale dove pare che il tempo si sia fermato. Si arriva con un barchino che percorre i 100 metri dall’attracco di Kyrkesund. Il comandante, una volta attraccato, sale in bicicletta e consegna anche la posta ai pochissimi abitanti del luogo. Io, a quel punto, sono già innamorata del contesto.
Ma come se non bastasse si prosegue a piedi prima tra le deliziose casette color ocra dai tetti bianchi, e poi seguendo un sentiero di trekking tra cormorani e cerbiatti. Alla fine del percorso niente di meglio di un piatto di aringhe marinate in vari modi e un bicchiere di birra scura al Magasinet Härön, un ristorante ricavato in una vecchia rimessa di pescatori che offre buon cibo e panorama meraviglioso.
Fjällbacka
Come non fermarsi in questo paese che da tempo fa da cornice alle mie letture serali attraverso i gialli di Camilla Läckberg.
Chiaramente non sono l’unica a ricercare i luoghi della letteratura, quindi sicuramente c’è meno isolamento rispetto alle località precedenti, ma il fascino della costa non manca. Le immancabili casette colorate, i caffè sulla passeggiata che costeggia il mare, la passeggiata verso la cima da cui vedere l’arcipelago dall’alto. Insomma, le caratteristiche per conquistare gli amanti del nord ci sono tutte!
Lysekil
E per finire Lysekil, un’aristocratica cittadina costiera che ricorda il sud dell’Inghilterra. Case bianche, tetti di tegole rosse, giardini con ortensie, una chiesa maestosa e una gita che porta al largo ad ammirare le foche a riposo sugli isolotti più remoti. Decisamente ce n’è per tutti i gusti, e anche l’interno nella zona dei laghi ha riservato davvero grandi sorprese, ma questa è un’altra storia.
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