Kyoto maestosa? Sì, decisamente sì.
Kyoto.
Nel primo viaggio in Giappone, non l’ultimo perché la voglia di tornare c’è tutta, la scelta precisa fu quella di non avere troppa fretta.
L’idea è stata quella di fare poco e non correre per tutto il Giappone. Abbiamo fatto bene: occorre tempo per capire una destinazione così particolare e, nonostante i buoni propositi, abbiamo bisogno di altro tempo (leggi viaggi) per questo.
Appositamente abbiamo scelto il quartiere di Gion per il nostro soggiorno: ogni tanto abbiamo incontrato delle ragazze vestite tradizionalmente, per lo più turiste che noleggiano i vestiti per una passeggiata nipponica. Solo una volta abbiamo incontrato una “maiko” e la differenza la si nota immediatamente!
Gion la si può considerare la parte più “tradizionale” della città. Vicinissima ad alcuni templi e quartieri deliziosi nei quali passeggiare e respirare: respirare ciò che Kyoto la maestosa è stata ed ancora è.
La fortuna ci ha “baciato” nel farci capitare lì in un momento poco affollato per la passeggiata verso il tempio di Kiyomizu-dera. Stradine, ora sicuramente turistiche, ma pur sempre prodighe di vedute molto belle tra le salite che portano al tempio.
Un’altra passeggiata suggestiva è quella subito accanto al padiglione d’argento. Viene chiamata la passeggiata del filosofo. Noi siamo stati nel periodo della fioritura dei ciliegi ed è stato romanticissimo: anche qui l’orario scelto ci ha avvantaggiato: niente “folla” solo qualche persona qua e là.
Una bella esperienza è stata perderci nelle viuzze del quartiere di Pontocho per trovare un locale che fa degustazione di whisky giapponesi. Stradine pulitissime e minuscole. Tanti locali, molti con vista meravigliosa sul fiume, dove mangiare e bere. Abbiamo chiesto informazioni a gente del posto molto disponibile, che parlava solo giapponese, che ci ha accompagnato, praticamente, fino alla nostra destinazione.
Kyoto aspettaci!
Hai ancora troppe passeggiate da farci fare: torniamo presto!
Scrivi un Commento