Coronavirus: si può parlare di viaggi in questo periodo?
Si può.
Possiamo concederci di sognare un viaggio. Di vedere e visitare posti lontani da noi e dalla nostra cultura. È nostro diritto sognare e un bel sogno aiuta a pensare. Pensare che presto lo potremmo vivere ‘sto sogno, anzi potremo tornare a viverlo.
Riflettendo sui tanti viaggi che ho fatto, e le tante persone che ho incontrato, una cosa osservata è sempre stata costante. Nei momenti difficili si prega. In tutte le lingue. Con la propria Fede. Credo sia importante pregare per un mondo migliore proprio ai tempi del coronavirus.
Ed ora qualche riga di “digressione”.
Voglio vedere il lato positivo anche in un momento così difficile. Sono una sognatrice e spero veramente che, passato tutto questo, qualcosa di buono ci sarà. Vorrei che tenessimo memoria su come non sia consigliabile fare tagli alla nostra sanità (e ringrazio di essere in Italia e non in un Paese in cui la sanità non è pubblica). Vorrei tenessimo memoria del fatto che il lavoro da casa, seppur non tutti i giorni per non alienare le relazioni umane, è un modo per calmierare il traffico che inquina ed esaspera la mia città amatissima. Un modo per avere più tempo da passare con i nostri affetti anziché in macchina o sui mezzi pubblici. Vorrei tenessimo memoria di ciò che oggi ci manca e che abbiamo dato per scontato.
Torneremo alla nostra vecchia vita ma, come fu per l’11 settembre, qualcosa è cambiato.
Torneremo alla nostra vecchia vita, ed ogni volta che penseremo ad una persona cara, ricorderemo quando potevamo solo telefonargli o videochiamarlo e troveremo un minuto per vederlo: un caffè prezioso vis à vis.
Non rimandiamo, amiamo.
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