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I CANESTRELLI LIGURI, RICETTA DOLCE, FACILE E BUONISSIMA

ricette liguri

Lo confesso, nella realtà viaggio molto poco e questo mi dispiace. I mille impegni quotidiani mi impediscono di muovermi spesso, ma questa rubrica mi sta facendo viaggiare con i sapori, portandomi a toccare le varie regioni italiane dalla cucina di casa mia. Oggi, è il turno della Liguria e, dopo aver sbirciato qua e là in internet, ho deciso di preparare i canestrelli liguri.

Non so a te, ma a me ricordano le feste di compleanno di quando ero bambina: non mancavano mai, anche se confezionati, tra i dolcetti da sbocconcellare prima dell’arrivo della torta.
A me è sempre piaciuta la loro forma a fiore e la spolverata di zucchero a velo che ti porta a succhiarti le dita (ammettilo che l’hai fatto anche tu!) dopo aver assaporato il biscotto. La loro consistenza è friabile e, vista la quantità di burro, i canestrelli liguri si sciolgono praticamente in bocca. Inutile dirti che uno tira l’altro.

La storia dei canestrelli liguri

Ho navigato nel web alla ricerca della storia di questi biscotti. Mi piace proporre ricette che abbiano qualcosa da dire oltre che da gustare, ma ti confesso che stavolta sono un po’ confusa. Ho trovato infatti due differenti racconti sull’origine di questi dolci liguri.

Il primo ha origine nell’alta Val di Trebbia, nel 13° secolo, ai tempi della Repubblica di Genova. All’epoca, nell’entroterra c’era molta povertà e questo portava a cucinare con ingredienti molto semplici. Farina bianca e frumento erano infatti un ingrediente prezioso da usare con molta parsimonia. Quando qualcuno, quindi, iniziò a produrre i canestrelli genovesi utilizzando proprio la farina bianca, la cosa suscitò grande scalpore. Questi biscottini venivano venduti fuori dalle chiese e nei mercati e la loro bontà fece sì che presto ne venissero a conoscenza anche lungo la costa. Qui, i canestrelli ascesero a simbolo di ricchezza e abbondanza, tanto che la Repubblica di Genova decise di raffigurarli nel Genovino, la sua moneta d’oro.

Ma oltre che ad essere rappresentati su una moneta, venivano anche usati  come moneta. Nei primi anni del 1800 infatti la tassa di iscrizione alla Confraternita di San Vincenzo di Torriglia comprendeva una mutta (la moneta dei Savoia) ed un canestrello. (fonte)

Il secondo racconto parla invece dell’antica usanza locale di realizzare nel periodo pasquale dei piccoli canestri di pasta frolla. Madri e sorelle intrecciavano la frolla formando dei cestini, al cui interno riponevano un uovo di gallina decorato e si faceva a gara a chi avesse realizzato il più bello.

Secondo questa fonte non c’è tuttavia certezza circa l’origine del nome di questi golosi biscotti, non sapendo effettivamente se si riferisca alla forma stessa dei canestrelli o ai contenitori di vimini dove si facevano raffreddare. (fonte)

La ricetta

La particolarità della frolla con cui si preparano questi biscotti è che al proprio interno di usano i tuorli cotti, sodi per la precisione.

Sono perfetti da gustare in ogni momento della giornata: per una golosa colazione, una sifiziosa merenda, un peccatuccio dopo cena.
Se posti all’interno di un contenitore ermetico, si conservano per diversi giorni. Ma non credo che dureranno così tanto!

Bene, prepara gli ingredienti e procediamo con la ricetta.

Ingredienti:

300 gr di farina 00

200 gr di fecola di patate

150 gr di zucchero a velo + qb per spolverare

6 tuorli d’uovo sodi

1 buccia di un limone non trattato

1 semi di stecca di vaniglia

Procedimento:

Cuoci le uova nell’acqua bollente per circa 8 minuti, poi lasciale raffreddare. In una ciotola setaccia la farina con la fecola e lo zucchero a velo. Aggiungi la buccia grattugiata del limone e i semi di vaniglia. Taglia a pezzi il burro ancora freddo e versalo nella ciotola. Elimina gli albumi e aggiungi i tuorli alle polveri, filtrandoli con un passino, per renderli più amalgamabili all’impasto. Impasta con le mani. Quando l’impasto comincerà a prendere consistenza, trasferiscilo su una spianatoia infarinata, finisci di amalgamarlo e forma una palla leggermente schiacciata, che avvolgerai nella pellicola trasparente e lascerai riposare per un’ora in frigo.

Trascorso il tempo accendi il forno a 175° in modalità statica e riprendi l’impasto. Stendilo sulla spianatoia con un matterello fino ad uno spessore di un centrimetro circa e ricava i canestrelli liguri con l’apposito stampino (o con uno stampino a fiore e uno rotondo da un centimetro per il foro centrale). Riponili su una leccarda da forno ricoperta di carta da forno, distanziati tra loro. Cuoci per circa 18/20 minuti, facendo attenzione che non si dorino troppo.
Una volta pronti, falli raffreddare su una gratella e cospargili con lo zucchero a velo. Buon appetito!

P.S. Con queste dosi ho ottenuto 90 biscotti.

Se vuoi scoprire altre mie ricette, ti aspetto nel mio blog!

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