Grottaglie è una cittadina della provincia di Taranto e la patria della ceramica pugliese. Situata nei pressi del Monte Samuele Pezzuto, ha un territorio caratterizzato dalla presenza di numerose grotte. Il nome Grottaglie deriva, infatti, dal termine latino kriptalys (grotta).
Storia, arte e artigianato costituiscono il cuore pulsante della città, impreziosita da palazzi signorili, un castello simbolo dell’antico potere feudale ed eleganti edifici religiosi. Il tutto si fonde in una meravigliosa alchimia che ha reso, nel tempo, Grottaglie una delle mete più belle e suggestive della Puglia.
Quartiere delle Ceramiche
I manufatti della tradizione ceramica grottagliese
Le produzioni più note della tradizione ceramica grottagliese sono i Bianchi di Grottaglie e la peculiare ceramica rustica e popolare.
Nella prima tipologia di produzione, si enfatizza la forma pura mediante l’utilizzo di smalto bianco stannifero. La seconda, invece, si caratterizza per una gamma di colori che va dal verde palude al giallo ocra, dal manganese fino al blu.
Altri oggetti tipici della tradizione ceramica grottagliese sono i cosiddetti capasoni, termine derivante dalla forma dialettale capase che significa letteralmente “capace” e sta ad indicare il contenitore più capiente tra quelli esistenti un tempo. Si tratta di recipienti di creta simili ad una giara ma di più grandi dimensioni; in passato erano utilizzati prevalentemente per stoccare il vino, l’olio o l’acqua.
Casa Vestita
Nel cuore del suggestivo Quartiere delle Ceramiche, vi è la bottega di un noto ceramista di Grottaglie: Casa Vestita.
Essa prende il nome dall’omonimo maestro ceramista nonché proprietario grottagliese, Cosimo Vestita e custodisce un giardino segreto ottocentesco con un antico colonnato risalente alla medesima epoca, oltre che anfore, capasoni, giare, antichi secchi in ferro ed alberi di melograno. In questo suggestivo luogo, davanti ad una parete di calcarenite, si ergono inoltre in tutta la loro maestosità incantevoli alberi di fico d’india, di cui uno dalla storia centenaria.
Sotto la casa, si trova un’incantevole chiesa rupestre di epoca medievale scoperta solo nel 2008 e tutt’oggi in perfetto stato di conservazione. Era infatti nascosta da un forno quattrocentesco che era stato costruito appositamente per occultarne la vista e difendersi dalle persecuzioni cristiane.
Lasciando alle spalle il meraviglioso giardino, si entra invece all’interno della bottega del maestro ceramista, un tempo usata come discarica. Accedendo ai sotterranei della casa, sono infine conservate lucerne di epoca ottocentesca alimentate ad olio lampante, un olio cioè non adatto al consumo, che tuttavia nell’antichità veniva usato per l’illuminazione domestica.
Castello Episcopio
Situato a ridosso del Quartiere delle Ceramiche, il Castello Episcopio fu per molto tempo simbolo del potere feudale dei vescovi tarantini. Costituito da due blocchi, ha la base e l’ingresso rivolti ad ovest. Tra i due cortili attorno ai quali si articolano i due blocchi, svetta la torre maestra facente parte della struttura originaria del castello. Sui lati sud e ovest, i bastioni coincidono con l’edificio principale, mentre l’ala nord-ovest, di più recente costruzione, è coperta da un enorme giardino interno.
La storia
Si ritiene che il fulcro principale del castello sia stato edificato nel 1388 dall’arcivescovo Giacomo D’Atri, ma è più probabile che quello commissionato dall’arcivescovo fosse un rifacimento di una struttura precedente. Analizzando la planimetria del complesso, si deduce, infatti, che una prima cinta fortificata esistesse già prima del 1388.
Alla fine dei lavori ordinati dall’arcivescovo, il castello appariva costituito dalle mura, dalla torre maestra interna, dalle sale di primo piano adibite a residenza arcivescovile e da due torri di cortina rispettivamente a sud-ovest e a sud-est. Nella seconda metà del XV secolo, a questa costruzione fu aggiunta, a nord-ovest, un’ulteriore ala con il suo ampio giardino.
Tra il 1613 ed il 1617, per volere del cardinale Bonifacio Caetani, il castello fu in seguito trasformato in dimora nobiliare, assumendo così l’aspetto che ancora oggi lo contraddistingue. Nel 1649 il castello fu, infine, oggetto di interventi da parte di mons. Tommaso Caracciolo il quale, senza cambiare la struttura difensiva del complesso, decise di migliorare gli ambienti esistenti e realizzare alcune nuove strutture, tra cui una piccola cappella e il loggiato interno all’episcopio. Nell’ala sud-est, all’interno degli ambienti in passato utilizzati come stalle, ha oggi sede l’importante Museo della Ceramica.
Museo della Ceramica
Situato nell’ala sud-orientale del Castello Episcopio, il Museo della Ceramica ospita circa 400 manufatti che coprono un arco temporale che va dal VIII secolo a.C. sino ai giorni nostri.
Gli oggetti nel museo provengono prevalentemente da collezioni pubbliche e private e rivelano un passato in cui la ceramica ricopriva un ruolo fondamentale nella vita degli uomini, non solo per l’igiene e la conservazione degli alimenti, ma anche a scopo puramente ornamentale.
La Collegiata Maria SS.ma Annunziata
Fatta costruire nel 1372 dall’Arcivescovo Giacomo d’Atri, la Collegiata Maria SS.ma Annunziata è un vero gioiello dell’architettura locale di Grottaglie.
Presenta una facciata in stile romanico costituita da un portico retto da due pachidermi stilofori, un rosone ornato con motivi vegetali e una cuspide dentellata. Alla sua destra, la cappella dedicata a San Ciro si erge in tutta la sua bellezza con una cupola rivestita all’esterno da mattonelle maiolicate policrome, mentre al suo interno custodisce il dipinto della Madonna del Rosario.
Internamente, la chiesa è costituita da una grande navata centrale affiancata da una serie di cappelle laterali diverse per dimensioni e stili. I numerosi interventi di rinnovo e restauro avvenuti a partire dal Cinquecento hanno conferito alla chiesa una grande varietà di stili che impreziosiscono l’ambiente interno: dal gotico, visibile nell’arco acuto del presbiterio, al neoclassico dell’intera navata fino ad arrivare al barocco delle cappelle laterali.
Partite per un sorprendente viaggio alla scoperta dei tesori della città di Grottaglie! Uno splendido monile dall’anima antica che rapisce il cuore di ogni viaggiatore che posa il suo sguardo sulla sua bellezza!