Il Castello di Scaldasole, uno dei tanti della Piccola Loira di Lombardia: la Lomellina

LOMELLINA: LA PICCOLA LOIRA DELLA LOMBARDIA

La chiamano “la Piccola Loira di Lombardia”. Con i suoi 26 castelli, la Lomellina, area risicola in provincia di Pavia delimitata dalle acque dei fiumi Sesia, Po e Ticino, è completamente costellata di castelli e manieri.

Quello tra i castelli della Lomellina è un vero e proprio itinerario, fattibile sia in modo autonomo che con una guida turistica. La Piccola Loira di Lombardia si sviluppa infatti in un paesaggio di acqua e di terra, con circa 60.000 ettari di risaie, tra rogge, canali, torrenti e fiumi. Siamo in una campagna che dà vita al riso, al Carnaroli da Carnaroli Pavese, ma anche a pregiati ortaggi come cipolle rosse, zucche, asparagi e fagioli. Una terra e un ecosistema che stanno tornando al loro originario equilibrio biologico grazie a un lavoro di tutela delle biodiversità sia botaniche e faunistiche. E’ la terra delle mondine. E’ la terra dei pellegrini della Via Francigena, che da Vercelli a Pavia attraversano proprio le risaie punteggiate di castelli e abbazie.

Una terra di castelli

La Lomellina è da sempre una zona di confine, quindi strategica e contesa, teatro di battaglie nel corso dei secoli. Ma era anche detta “il granaio del ducato di Milano” (prima per vari cereali, poi dal Quattrocento soprattutto per il riso). Questi due aspetti, uno militare e l’altro agricolo, sfociano nella fortificazione di diverse strutture, anche nei borghi più piccoli: quando la funzione non è “di guerra” subentra quella “di protezione delle derrate”. Spesso, i castelli sono abbinati infatti a grandi cascine, che ne rappresentavano la parte produttiva.

Tanti di questi castelli della Lomellina hanno resistito agli attacchi militari e si sono trasformati poi in residenze di campagna e “di delizia” per le nobili e ricche famiglie milanesi e pavesi.

Il castello di Vigevano

Qualche esempio di castello, in questa Piccola Loira? Il più noto è sicuramente quello di Vigevano, che con Ludovico il Moro, Bramante e Leonardo Da Vinci ebbe uno sviluppo notevole rispetto al nucleo originario. Ha un’estensione pari a quella di Buckingham Palace a Londra, si affaccia sulla straordinaria Piazza Ducale ed è dominato dalla una Torre che ricorda, nella forma, quella del Filarete al Castello Sforzesco di Milano. Poi le scuderie, che ospitano il museo della Calzatura (tradizione secolare di Vigevano), quello archeologico e la pinacoteca. E ancora il maschio, che ospita il museo dedicato a Leonardo, la falconiera, la loggia delle dame. Fino alle suggestive strada coperta e strade sotterranee fino alla cavallerizza. Tutto completa la visita e rende questo complesso davvero straordinario.

Il castello di Sartirana

Il castello di Sartirana è uno dei più curiosi: è stato infatti costruito a fine Trecento per volere di Gian Galeazzo Visconti su progetto del capitano Jacopo dal Verme. Ma tra la fine del Quattrocento e il Cinquecento viene trasformato in residenza dalla famiglia del Cardinale Mercurino Arborio di Gattinara, prendendo le forme attuali. All’interno del castello, con fossato e torri angolari, c’è la Pila, antica riseria del XVII secolo. Ma anche la Fondazione Sartirana Arte, che allestisce esposizioni, e il “Centro Studi e Documentazione della Lomellina“. Il suo simbolo è il torrione, ottagonale alla base, cilindrico a metà e pianta quadrata sulla sommità.

In ordine sparso, tutti i castelli della Piccola Loira? Villanova di Cassolnovo, Vigevano, Gambolò, Garlasco, Parasacco, Gropello Cairoli, Alagna, Valeggio, Scaldasole, Lomello, Galliavola, Pieve del Cairo, Gambarana, Frascarolo, Torre Beretti, Tortorolo, Mede, Sartirana, Valle Lomellina, Cozzo, Celpenchio, Olevano, Castello d’Agogna, Rosasco, Robbio e Palestro. Sono tutti pubblicati in un recente libro curato dall’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino.

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