E’ assurdo come in una settimana possano cambiare tante cose nella tua vita.
Ho cambiato 3 fusi in meno di 7 giorni, parlo (in realtà ci provo) e comunico unicamente in una lingua che non è la mia e qualsiasi cosa mi circondi è diversa.
Diverso lo spinotto per caricare il cellulare, diverso lo sciacquone del bagno, diverse le dimensioni delle cose che sono tutte enormi.
Le confezioni normali di cotton fioc sono normalmente da 650 pezzi!
Cioè li acquisti una volta e stai bene per 3 anni, calcolando che i giorni in un anno sono 365 e che non è raccomandato pulire le orecchie tutti i giorni.
Sono diverse le abitudini e gli orari, i luoghi che mi circondano ed i volti delle persone con cui mi relaziono già dalle prime ore del mattino.
Non so ancora dire se le cose siano meglio o peggio.
Forse non voglio nemmeno entrarci in quell’ordine di idee per il quale bisogna stabilire un meglio o un peggio rispetto ad una condizione preesistente.
Posso sicuramente dire che non è facile, devo essere sincera.
Essere sola e lontana da tutto ciò che è familiare e che per 25 anni ha rappresentato la mia dimensione: la mia famiglia, le mie abitudini, il mio modo di fare colazione, il pranzo o la cena.
Il non poter esprimere un pensiero, che sia semplice o complesso come vorrei, con la padronanza linguistica che in Italia mi appartiene.
Nonostante le difficoltà mi sento serena, forse molto di più di quando ero a casa.
Nei momenti più difficili, nei quali mi sento un pò fuori posto mi ripeto che è normale, che è una fase di adattamento e che le cose non possono far altro che migliorare.
Sono fiera, fiera della scelta intrapresa, fiera del fatto che dopo averlo tanto desiderato, sognato ed immaginato io sia qui, davanti al mio solito pc ( una delle cose che in questa nuova vita non è cambiata) a sorseggiare caffè americano, fuori ad un balcone che affaccia su un campo da golf nel deserto.
Scrivo questo post per chiunque abbia il piacere di leggerlo, ma in particolare lo scrivo per quelle persone che hanno il desiderio di fare la mia stessa scelta e che magari non hanno il coraggio di buttarsi: fatelo!!
Se davvero lo desiderate non fatevi scoraggiare!
Una volta partiti non perderete le persone che amate, non le potrete vedere di persona ma non le perderete.
Dovrete cavarvela da soli e stare molto a contatto con voi stessi, non avrete la solita routine a sostenervi.
Ma come mi dico spesso, ogni scelta comporta una rinuncia.
Restare o andare comporta il rinunciare a qualcosa.
Io sono qui e posso dire che ho il cuore pieno di soddisfazione per aver raggiunto qualcosa che ho sempre desiderato e sognato!
Nulla è paragonabile a questo.
Ogni mia giornata è una porta verso qualcosa di nuovo e meraviglioso.
So che ci saranno dei giorni no, ma quelli ci sarebbero comunque.
Sono serena perché tutto quello che vivo oggi è il frutto di una mia scelta e non una conseguenza di qualcosa che non ho avuto il coraggio di fare.
Questo viaggio è appena iniziato!
Ho già collezionato sorrisi nuovi, condiviso parole di conforto e dato abbracci sinceri, visto posti meravigliosi e mangiato nuovi cibi, what else!?
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