SUD DELLA SPAGNA

SUD DELLA SPAGNA: UNA META PER L’ESTATE

A Sud della Spagna.

Dalle più movimentate Ibiza, Mallorca e Formentera alle più culturalmente ricche Madrid e Barcellona, la Spagna è da sempre una delle mete estive preferite dagli italiani.

Così come sono sicura che abbiate quantomeno sentito tutti parlare della Sagrada Familia, della grande bellezza della Sierra Nevada e dei famosi tori di Pamplona, oggi voglio prendermi del tempo per mostrarvi una Spagna un po’ meno conosciuta e altrettanto affascinante: Alicante e dintorni, nella comunità valenciana, a sud della Spagna. 

 Guardamar del Segura

Se c’è una cosa che adoro è fare amicizia con persone da ogni parte del mondo. Non solo ti danno l’opportunità di conoscere e imparare continuamente culture diverse dalla tua, ma ti forniscono anche una scusa più che valida per viaggiare e andarli a trovare ogni tanto!
Proprio per questo motivo, il mio viaggio spagnolo è iniziato (e finito) proprio a Guardamar del Segura, mezz’ora di macchina dall’aeroporto di Alicante, dove ho affittato un appartamentino per cinque giorni con i miei amici (uno di loro, appunto, del posto).

Guardamar del Segura è una piccola cittadina di mare che pullula di turisti inglesi durante il periodo estivo

Non esattamente una meta ideale se vuoi evitare le masse, ma perfetta come punto di appoggio per girare quella parte a sud della Spagna. Se poi, come me, avete la fortuna di conoscere qualcuno che vi porti un po’ in giro, può essere un luogo molto piacevole dove spendere qualche giorno di pieno relax.
Pur avendo preso casa un pochino distante dal lungomare, la cosa che mi è forse piaciuta di più a Guardamar è proprio la tranquillità del non ritrovarsi costantemente circondati da milioni di turisti e le piacevoli passeggiate in pieno centro per arrivare in spiaggia. Se dovessi tornare, farei esattamente la stessa scelta!

Girando per il centro della città, la sensazione che abbiamo avuto io e mio fratello tutto il tempo è stata quella di essere tornati in Italia, ma in un ambiente un po’ più pulito e civile, ma eravamo solo al sud della Spagna. 

Insomma, una ventata d’aria fresca per noi che veniamo dall’uggiosa Londra! Il lungomare è davvero LUNGO, si estende per diversi chilometri ed è costeggiato da innumerevoli ristorantini di pesce deliziosi. Inutile dirvi che, non avendo più a disposizione questi piaceri nella nostra vita quotidiana, i pasti sono stati i nostri momenti preferiti a Guardamar. Per nostra fortuna, il nostro amico spagnolo lavorava in uno dei ristoranti piu buoni della città e abbiamo quindi avuto modo di soddisfare i nostri palati appena messo piede in Spagna (e nei giorni successivi!).

Se mai vi troverete a Guardamar del Segura, mi sento davvero di consigliarvi il ristorante El Jardin dell’Hotel Meridional

Menù squisito con prezzi accessibili e una vista sul mare mozzafiato. Il ristorante è diviso in due sezioni e, se una è quella più elegante e con un menù piu strutturato, giusto accanto trovate il ristorante di tapas che lasciatevelo dire offre piatti davvero sensazionali. Vi basterà salire all’ultimo piano dell’hotel per ritrovarvi allo Skybar, terrazza all’aperto piena di divanetti bianchi pronti ad accogliervi con un buon cocktail, musica e una vista mare che sarà difficile da dimenticare.

Se vi allontanate un po’ dalla zona ristoranti e risalite il lungo mare verso ovest, trovate chilometri e chilometri di spiagge deserte e case abbandonate sulle scogliere

Posto ideale se come mio fratello vi piace calarvi nei panni di un esploratore. Proprio alle spalle di queste bellissime spiagge di sabbia bianca è possibile immergersi in una natura selvaggia e affascinante, talmente estesa che potreste perdervi li in mezzo per ore senza stancarvi.

Ma il mio viaggio a sud della Spagna non finisce qui.

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Elche

 Il nostro secondo giorno in Spagna abbiamo preso un autobus dal centro di Guardamar diretto ad Elche. Se c’è una cosa che ho trovato altamente funzionante è il sistema di collegamenti fra una città e un’altra. Anche se non avete una macchina, con autobus e taxi potete arrivare davvero dove volete senza dover spendere un patrimonio.

Quando arrivate ad Elche, dovete avviarvi subito verso la basilica di Santa Maria.

Una volta visitata (entrate se potete, sembra sia molto bella e mi dispiace non aver avuto il tempo di poterla visitare per bene) fate qualche passo in più e vi ritroverete davanti al castello di Altamira, oggi sede del museo storico e archeologico della città. Passeggiando per la città avrete modo di scorgere qua e la statue della famosa “dama di Elche”, ma sebbene sia possibile vedere l’originale ritrovamento al museo archeologico di Madrid, il museo di Elche ad oggi ne ospita un’esatta replica.

La dama di Elche, busto di una donna indossante un elaborato copricapo, fu ritrovata nel 1897 subito fuori Elche e ancora oggi non è chiaro cosa simboleggi esattamente

Non si sa infatti con esattezza se rappresentasse una divinità o piu semplicemente una regina o figura di spicco della civiltà iberica, ciò che invece sembra essere un dato quasi certo è che la statua, che riporta un’apertura proprio nella parte posteriore del collo della donna, venisse utilizzata come urna funeraria. Ciò che lascia quasi senza parole all’interno del museo archeologico di Elche è questo gioco di luci che è stato allestito in seguito a diversi studi di micropigmentazione che ti permettono di vedere i colori originali che la statua doveva avere sebbene ad oggi rimangano solo alcune piccole tracce di rosso.

Accanto al castello di Altamira, si estende l’attrazione piu significativa di Elche, il suo palmeto

Si tratta infatti del palmeto più grande d’Europa, uno dei più grandi al mondo e, dal 2000, patrimonio dell’UNESCO. Piantato dai fenici e poi conservato e curato dai romani e successivamente dagli arabi, avete davvero la possibilità di ammirare una vastissima coltivazione di piante, fra le quali ovviamente milioni di palme, così come costruzioni orientaleggianti, fontane bizzarre e fiumi costeggiati da mosaici. Credetemi quando vi dico che avrei voluto passarci la giornata intera!

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Alicante

Alicante è la seconda città più grande della comunità valenciana, subito dopo Valencia, sempre a sud della Spagna. Appena messo piede in città, l’aria che si respira è completamente diversa da quella di Guardamar. Se infatti quest’ultima è prettamente una cittadina di mare, Alicante è una città vibrante e piena di vita, con un centro città ricco di locali e una passeggiata sul porto incantevole. Il lungomare Explanada de España è fra i più belli che abbia mai visto, con 6.5 milioni di mattonelle in marmo che formano delle onde e costeggiato da innumerevoli palme è a mio parere la più grande attrazione della città. Se poi ci mettete che da lì è possibile scorgere il castello di Santa Barbara situato sulla imponente montagna Benacantil, la vista è davvero spettacolare.

Numerosi i musei ad Alicante e diversi i parchi che affollano la città

Ma ciò che colpisce di più è l’atmosfera fremente e festosa che si respira a qualunque ora del giorno e della notte. Uscite una sera ad Alicante e fatevi trasportare dalla movida tipicamente Spagnola.

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Torrevieja

Ho deciso di lasciare Torrevieja per ultima perché, nonostante non abbiamo effettivamente visitato la città (e sembra sia anche questa piena di localini e vita notturna), è stata senza ombra di dubbio la mia tappa preferita di tutta la vacanza.

Prima di partire ho infatti posto una condizione ai miei amici: avevo concordato sul fare una vacanza al mare, ma non sarebbero mai riusciti a tenermi ferma su una spiaggia per cinque giorni di fila. Ciò che dovevano fare loro era fidarsi della mia capacità di organizzazione e armarsi di un po’ (tanta) di pazienza e buona volontà.

Bene, il lago rosa di Torrevieja era in cima alla mia lista ancor prima di partire.

Mentirei se dicessi che arrivare alla nostra meta sia stato facile, abbiamo infatti preso un taxi direttamente da Elche nel primo pomeriggio (gli autobus sarebbero passati solo in serata) che ci ha condotto fino al centro città, per poi lasciarci lì a vagare e cercare di capire dove fosse esattamente la nostra destinazione. Il lago rosa non è infatti propriamente in città e su Google Maps non è indicato con precisione, ci è voluto quindi un po’ per capire che direzione prendere e una mezz’ora di cammino sotto il sole cocente per arrivare. Inutile dirvi che, dopo un po’ che camminavamo apparentemente senza meta, l’unica persona del gruppo ancora piena di entusiasmo ero io. Mio fratello voleva uccidermi e sono sicura che abbia pensato più di una volta di abbandonarmi lì in mezzo al nulla e fare marcia indietro, uno dei nostri amici ha minacciato di fermarsi e non camminare più per i prossimi tre giorni e un altro ha cominciato a prendermi in giro con domande del genere “Ma esattamente quanto è rosa questo lago rosa?” e “Ma sei sicura che sia proprio rosa? E se invece fosse giallo?”. Quando siamo finalmente arrivati, però, le loro facce sconvolte mi hanno ripagata di tutti gli sforzi e le minacce subite.

Ebbene sì, il lago è davvero rosa.

Il lago rosa, o meglio salina di Torrevieja, è famosa per la sua alta produzione di sale e di micro organismi che rilasciano un pigmento rosso che colora le alghe di rosa. Non solo l’acqua risulterà quindi rosa, ma è proprio per questo motivo che gamberi e fenicotteri, che popolano queste acque, hanno assunto questo colore!

Se il colore quasi magico di questo lago non bastasse a farvi venir voglia di visitarlo, sappiate che i fondali sono pieni di fango con alta densità salina che risulta PERFETTO per uno scrub 100% naturale. Se metà del gruppo ha abbandonato l’idea di farsi un bagno dopo aver scattato qualche foto, io e uno dei nostri amici siamo rimasti in acqua per ore e abbiamo fatto un abbondante uso del fango che ha reso la nostra pelle liscia come quella di un neonato. Siamo usciti dall’acqua poco prima del tramonto solo sotto velata minaccia dei nostri amici di lasciarci lì.

Un paio di consigli utili per andare a visitare questo posto:

– Portatevi delle ciabatte ed entrate in acqua con quelle, è pieno di sassi appuntiti che rendono difficile camminare;

– Munitevi di bottiglie d’acqua (se potete evitate la plastica, però, anche le borracce d’acqua vanno benissimo!) in abbondanza, vi servirà per lavarvi per bene una volta usciti dal lago per evitare che il sale che vi è rimasto addosso vi irriti la pelle; per lo stesso motivo, se preferite, portate anche una crema per il corpo, noi avevamo una sola bottiglia d’acqua in quattro e la crema ci ha praticamente salvato la vita!

Se questo scorcio su una Spagna un po’ meno conosciuta vi ha fatto venire voglia di prendere la valigia e partire, vi lascio un paio di posti che non ho menzionato sopra ma che avevo visitato in un mio viaggio precedente e che a mio parere vale la pena raggiungere: le spiagge di Santa Pola e l’isola di Tabarca.

E voi conoscevate già il sud della Spagna? Quali sono i posti meno conosciuti che secondo voi vale la pena visitare?

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