COS’È SUCCESSO IN AUSTRALIA NEL 2020? LE NOTIZIE CHE IN ITALIA NON ARRIVANO!

Si sa molto poco circa la diffusione della pandemia nel paese, la seconda ondata di Melbourne e il lockdown tra i più severi al mondo, le misure economiche JobKeeper e JobSeeker, la chiusura dei confini.

Voglio riassumere (perché per raccontarvi tutto dovrei scrivere un libro) gli eventi del 2020 in Australia, mese per mese, in maniera chiara e veloce. In questo articolo vi racconto dei mesi da Gennaio ad Agosto 2020, nel successivo di quelli restanti.

Ultimissima riflessione: voglio rivolgere un pensiero a chi ha lottato contro questo maledetto virus senza successo, ai familiari e agli amici di chi non ce l’ha fatta e anche a chi invece ha combattuto e ha sconfitto il virus.

Fatte le dovute premesse, cominciamo.

Photographer: James Henry @jameshenryphoto
Gennaio 2020 – Gli incendi

A Gennaio l’Australia identifica i primi positivi sul territorio. Sono passeggeri di ritorno dalla Cina e spesso proprio da Wuhan. Durante Gennaio però la priorità del paese sono i devastanti incendi, che sicuramente ricorderete. Non si parlava ancora di pandemia.

Trovate maggiori informazioni sugli incendi in Australia qui:

https://www.blog.mytakeit.com/2020/03/01/incendi-in-australia-vero-o-falso/

Febbraio 2020 – Panic buying

La situazione incendi torna lentamente sotto controllo e i media cominciano a parlare di Coronavirus. In tutto il paese i casi alla fine del mese sono 23, tutte persone arrivate in Australia già malate dall’estero. Le notizie in arrivo dalla Cina, Italia e Iran spaventano così tanto la popolazione che assistiamo a fenomeni di panic-buying e i supermercati si svuotano.
Tra i prodotti introvabili ci sono farina, ovviamente i disinfettanti ma soprattutto… la carta igienica!
Non abbiamo ancora capito il perché di questo accanimento proprio nei confronti della carta igienica, ma già da qui dovevamo intuire che tipo di anno sarebbe stato il 2020.

Marzo 2020 – Inizio pandemia
Prima settimana

Il 1 Marzo è la data del primo decesso in Australia.
Il giorno seguente, per la prima volta, si segnalano 2 casi di community transmission. Significa che il virus sta cominciando a diffondersi all’interno del paese, non si tratta più ‘solo’ di persone che arrivano già infette dall’estero.

Seconda settimana – Gli hotel quarantine

Cina, Iran, Corea e Italia vengono dichiarate no go zones e tutti coloro che tornano in Australia dall’estero devono fare 14 giorni di isolamento in appositi hotel, (sorvegliati da addetti alla sicurezza), a spese dello stato.

Il 10 Marzo, il Premier del Victoria (lo stato in cui vivo) ci invita a prepararci a “misure estreme”.

Due giorni dopo, Il Primo Ministro Scott Morrison annuncia il primo di tre pacchetti di sussidi economici. Questo pacchetto, del valore di AUD 17.6 miliardi, serve a protect Australians’ health, secure jobs and set the economy to bounce back from the crisis”.

Nel frattempo, il Gran Premio di Formula Uno che doveva svolgersi a Melbourne viene annullato, dopo che un membro della McLaren risulta positivo al tampone.

Terza settimana – Il programma Job Seeker e il Coronavirus Supplement

Il 16 Marzo, il Victoria dichiara lo stato di emergenza.
Tre giorni dopo la Qantas sospende il 60% dei voli domestici ed il 100% dei voli internazionali fino almeno alla fine di Maggio.

Il 22 Marzo, il Governo annuncia un secondo pacchetto da 66 miliardi. Questo pacchetto permette di ammorbidire i requisiti per richiedere la disoccupazione (o Job Seeker program) e garantisce un supplemento coronavirus di 550 dollari ogni due settimane a chiunque la riceva. La cifra è da intendersi on top rispetto alla regolare disoccupazione. Inoltre, le piccole e medie imprese danneggiate dalla pandemia possono fare domanda ed ottenere finanziamenti fino a 100.000 dollari.

Quarta settimana – I confini australiani chiudono

Il 25 Marzo nasce il National COVID-19 Coordination Commission (NCCC).

Nello stesso giorno, per gli australiani diventa obbligatorio ricevere un permesso speciale per lasciare il paese.

Gli australiani all’estero hanno sempre il diritto di tornare in Australia, mentre i non australiani non possono più entrare.

I residenti temporanei che si trovano già in Australia (come me) possono restare, ma viene loro fortemente consigliato di lasciare il paese alla volta di quello di origine.

Quinta settimana – Il programma JobKeeper

Il 30 Marzo, il Governo annuncia il terzo ed ultimo pacchetto di supporto economico, ben 70 miliardi per finanziare il programma JobKeeper. Questo programma paga i dipendenti di aziende (assunti da almeno un anno) fino a $1500 ogni due settimane, cifra necessaria, secondo i calcoli del Governo, per condurre una vita dignitosa.

Quali aziende possono usufruire di questo programma? Quelle che hanno visto il loro fatturato calare a causa della pandemia.

Facciamo un esempio: se sei un cameriere che lavora 25 ore a settimana per un ristorante da almeno un anno, sei abituato a guadagnare circa 1250 dollari ogni due settimane. Se il ristorante per cui lavori nota un calo degli incassi a causa della pandemia, può richiedere il programma JobKeeper per te. In questo modo sarà lo Stato a pagarti lo stipendio – tutto o solo in parte – fino a raggiungere la cifra di 1500 dollari ogni due settimane, anche se abitualmente prendevi di meno. In questo modo non sarai un peso economico per il datore di lavoro e potrai conservare il tuo posto.

Infine, in questa settimana, gli aeroporti cominciano a chiudere uno dopo l’altro a causa del diffondersi del virus tra i membri degli staff.

Aprile 2020

Il 15 Aprile, per la prima volta, assistiamo alla prima condanna per aver violato le regole anti Covid. Il 35enne australiano, che stava trascorrendo il suo periodo di isolamento in un quarantine hotel a spese dello stato, come previsto dal governo, ha lasciato la struttura per ben due volte per far visita alla sua ragazza. La Magistrata che lo ha condannato a pagare una multa di 2000 dollari e a 6 mesi di reclusione (di cui uno effettivamente in prigione), lo ha definito “egoista e un pericolo per tutta la comunità”.

Maggio 2020 – La curva scende

A Maggio i contagi cominciano a diminuire e le restrizioni vengono a poco a poco allentate.

Canberra, l’Australia del Sud ed i Territori del Nord sono Covid free.

Ma il 25 Maggio, un responsabile della vigilanza di un quarantine hotel di Melbourne risulta positivo al tampone. Nei giorni successivi, altri 5 suoi colleghi risultano positivi e con loro alcuni membri delle loro famiglie. La vicenda suscita grande scalpore e verrà aperta una indagine a riguardo. Da qui nascerà la seconda ondata di Melbourne.

L’Hotel Rydges finisce al centro dello scandalo e a Melbourne arriva la seconda ondata.
Giugno 2020 – I contagi aumentano in Victoria

Dal 12 Giugno anche la Tasmania risulta Covid-free.

La settimana successiva, Il Governo del Victoria annuncia un inasprimento delle restrizioni dopo che i casi cominciano lentamente ad aumentare nello stato. I cittadini possono ricevere in casa un massimo di 5 ospiti e il già annunciato l’allentamento di altre restrizioni slitta a data da destinarsi.

Nello stesso giorno in cui in Victoria succede tutto questo, il Western Australia, con i numeri dalla sua parte, approva le misure meno severe del paese.

Per fare un esempio, la capacità dell’Optus Stadium, che normalmente ospita 60.000 persone, sale al 50%. Mentre a Melbourne stavamo per rientrare in lockdown, in Western Australia 30.000 persone si recavano allo stadio senza mascherine.

Alla fine del mese, 10 quartieri di Melbourne entrano in lockdown (non hanno beccato il mio quartiere per UN numero). Si può uscire di casa solo per:

  1. Comprare beni essenziali;
  2. Motivi medici tra cui dare o ricevere assistenza;
  3. Fare esercizio all’aperto da soli o con un’altra persona;
  4. Motivi di lavoro (laddove sia impossibile applicare lo smart working).
Luglio 2020 – Il lockdown di Melbourne

All’inizio del mese, il Premier del Victoria annuncia la “Judicial Inquiry Into Hotel Quarantine Program”, quindi viene aperta un’indagine per capire la dinamica che ha causato l’infezione del sorvegliante dell’hotel quarantine Rydges di Melbourne. L’Herald Sun rivela che alcuni sorveglianti non solo non avrebbero svolto il loro lavoro, ma avrebbero addirittura trascorso delle notti di passione con residenti della struttura. 

In Tutta risposta, il Nuovo Galles del Sud chiude il proprio confine con il Victoria, il 6 Luglio.

L’indomani, dopo aver registrato 191 casi in 24 ore, Andrews annuncia che la città di Melbourne e tutto il Mitchell Shire rientreranno in lockdown per almeno 6 settimane dal 9 Luglio. Ci sono solo 4 motivi per uscire di casa e i cittadini di possono spostare per un massimo di 5km dalla propria abitazione.

Il 18 Luglio, nel Nuovo Galles del Sud la quarantena obbligatoria in hotel, fino a quel momento a spese dello Stato, diventa a carico del cittadino di ritorno in Australia. Il costo per la permanenza in hotel per 14 giorni si aggira attorno ai 3.000 dollari.

24 ore più tardi, Andrews annuncia che i face coverings sono ora obbligatori nella città di Melbourne e nel Mitchell Shire ogni volta che si esce di casa. Una multa di AUD 200 spetta ai trasgressori. Questa nuova restrizione viene rispettata senza troppi problemi dalla popolazione, che (purtroppo) era già provvista di mascherine da Gennaio, per proteggersi dal fumo degli incendi.

Inoltre, il 20 Luglio viene comunicato che i programmi Coronavirus Supplement e JobKeeper subsidy sarebbero rimasti attivi, sebbene ridimensionati, anche oltre la data di scadenza inizialmente prevista del 24 Settembre.

August 2020 – Il lockdown di Melbourne diventa hard

Il 2 Agosto, nel Victoria vengono registrati 626 casi e dichiarato lo state of disaster. Dalle 18.00 dello stesso giorno, nuove restrizioni vengono imposte per almeno le successive sei settimane.

La città di Melbourne passa alla cosiddetta fase 4 mentre il resto del Victoria alla fase 3. Tra le nuove restrizioni, un coprifuoco dalle 20.00 alle 5.00 con effetto immediato.

Il lockdown nel Victoria era cominciato il 9 Luglio e doveva durare inizialmente sei settimane. Vedremo che finirà ben sedici settimane più tardi, conquistandosi così il titolo di uno dei lockdown più lunghi e severi al mondo.

Interrompiamo l’articolo qui, al mese di Agosto, lasciando Melbourne in lockdown e il resto dell’Australia quasi interamente Covid-free.

Seguirà presto il secondo articolo con i mesi restanti, sempre qui su MyTakeIt.

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