Vico del Gargano è conosciuto come il “piccolo paese dell’amore”. Incastonato nel Parco Nazionale del Gargano, a circa 6 chilometri dal mare, dista poco più di 10 Km dalla rigogliosa Foresta Umbra. Inserito tra i Borghi più Belli d’Italia, l’appellativo di “paese dell’amore” è dovuto al fatto che il santo patrono del borgo è proprio San Valentino, protettore per eccellenza degli innamorati, ma anche degli agrumeti. Secondo la tradizione, ogni 14 febbraio, la statua di San Valentino, adornata da ghirlande di arance e fiori, è portata in processione lungo le vie cittadine ornate anch’esse con arance. La leggenda narra che gli innamorati, bevendo il succo ricavato dalle arance benedette, riescano ad esaudire i propri desideri.
Caratteristico del borgo è anche il Vicolo del Bacio: una stretta via larga non più di 50cm e lunga circa 30 m dove gli innamorati usano scambiarsi tenere effusioni.
Il centro storico
Il centro storico di Vico del Gargano è per dimensioni tra i più grandi dell’intero territorio garganico. È composto da tre quartieri: Civita, Terra e Casale. Civita e Terra sono incastonati all’interno della cinta muraria e rappresentano la parte più antica del borgo, mentre Casale si estende su tutta la fascia collinare sottostante. Il fascino del centro storico risiede, non solo nella presenza di incantevoli chiese e dell’imponente Castello normanno-svevo, ma anche nella particolare architettura delle sue case e nelle sue strade strette e tortuose che si diramano a spina di pesce e sono sporadicamente attraversate da archi aventi la funzione di sostegno delle abitazioni.
Queste ultime, generalmente, si presentano con la stalla al piano terra e gli ambienti abitativi ai piani superiori. L’accesso alla zona abitativa è garantito da scalinate esterne parallele al fronte soprannominate in gergo “pieddi”. Caratteristici sono anche i comignoli in corrispondenza del focolare, i portali scolpiti in pietra e le edicole votive (piccoli spazi sacri). Scavati nella roccia al di sotto delle case, si trovano spesso i trappeti, antichi frantoi che testimoniano l’importanza che l’olio di oliva ha avuto per secoli nell’economia agricola e pastorale di Vico del Gargano.
Il Castello normanno-svevo
Costruito in epoca normanna, il primo nucleo del castello aveva funzione difensiva. In età sveva la struttura fu ampliata e trasformata in residenza di caccia imperiale.
La parte più antica del castello si sviluppa sull’asse nord-est e sud-est ed è chiusa agli angoli da torri quadrate. La torre di nord-est si innalza su una scarpa di base (opera difensiva che consiste nell’accostamento di un muro inclinato alla base della torre) a blocchi sagomati e smussati. L’altra torre a sud-est, invece, termina con una bifora (un tipo di finestra divisa verticalmente in due aperture) a tutto sesto. Addossate al castello, vi sono altre costruzioni edificate in epoche successive, mentre in prossimità dell’attuale ingresso, il tracciato delle mura è intervallato da una torre semicircolare innalzata su una scarpa non molto estesa.
All’interno, vi è un cortile ampio sul quale si affacciano sia gli ingressi che danno alle stalle ed ai magazzini sia quelli che conducono ai piani superiori adibiti ad uso abitativo. Di fronte all’ingresso, vi è un portico rivestito con volta unghiata, mentre lateralmente è ubicata una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.
La Chiesa Matrice della Beata Vergine Assunta
Dedicata alla Beata Vergine Assunta, è la chiesa più antica di Vico del Gargano. Eretta accanto al Castello normanno-svevo ed insignita alla metà del Settecento del titolo di Collegiata, la Chiesa Matrice della Beata Vergine Assunta presenta all’esterno una facciata chiusa da un timpano triangolare ed abbellita da un portale trabeato in pietra viva. Un’iscrizione recante la data 1675 è incisa sull’architrave decorata con motivi vegetali e sorretta da due semicolonne. A svettare sulla chiesa vi sono una torre campanaria quadrangolare e una cupola a costoloni.
All’interno la costruzione presenta una lunga navata centrale e due navate laterali con cinque finestroni per ciascun lato e undici altari. Un grande arco nella navata centrale sorretto da pilastri separa il coro dal resto della cappella. A destra e a sinistra del coro, vi sono dei sedili in legno e al centro l’altare maggiore con un dipinto ad olio raffigurante la Beata Vergine dell’Assunta, San Pietro, San Lorenzo e San Domenico.
Museo Trappeto Maratea
Situato all’ingresso del borgo medievale di Vico del Gargano, il Museo Trappeto Maratea è il principale museo cittadino, allestito all’interno di un antico trappeto appartenuto alle famiglie nobili di Vico del Gargano. Al suo interno, sono conservati le antiche macine, le presse in legno, i torchi ricavati nella roccia, assieme a diversi utensili ed attrezzi un tempo necessari alla produzione dell’olio. Nel museo è, inoltre, possibile ammirare la cucina monacesca, una sorta di focolaio domestico con i tanti oggetti della vita quotidiana di un tempo, ma anche vestiti, scarpe e piatti, un calesse ed antichi strumenti deputati alla caseificazione.
Palazzo della Bella e il Convento dei Cappuccini
Voluto nel XX secolo da Ignazio Della Bella, il Palazzo della Bella fu progettato sul modello di Palazzo Vecchio a Firenze. Si compone di due piani delimitati da due torri circolari più piccole e da un’imponente torre circondata da due bifore e da merli guelfi.
Appena fuori dal centro storico del borgo, invece, si trova il Convento dei Cappuccini. Fondato nel 1566 da Padre Anselmo dalla Morte, la chiesa del convento intitolata alla SS. Annunziata fu rasa al suolo dopo il terremoto del 1646. A seguito della sua ricostruzione, nel 1677 essa fu consacrata con il titolo di S. Maria degli Angeli.
La chiesa, ricca di storia e di leggende, è protetta dal gigantesco albero di leccio che si trova nel piazzale antistante all’edificio. Si racconta che esso fu piantato da un frate cappuccino, Fra Nicola da Vico del Gargano, vissuto tra XVII e XVIII secolo. Oggi dopo circa 3 secoli di vita l’albero si presenta maestoso ed imponente per via del suo tronco dalla circonferenza di quasi 5 metri.
Partite per uno straordinario viaggio alla scoperta di Vico del Gargano! Un cuore di roccia antica ricco di fascino in cui il tempo sembra essersi fermato.
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